Senigallia

Operazioni conclusive nella parte vecchia della discarica di Corinaldo

Dopo oltre 30 anni di servizio si è esaurita la prima area utilizzata e inizia la copertura finale per favorire la ricrescita della vegetazione. Principi: «Quantitativi di rifiuti indifferenziati superiori al previsto»

La discarica di San Vincenzo, a Corinaldo
La discarica di San Vincenzo, a Corinaldo

CORINALDO – Esaurita una parte della discarica di San Vincenzo, a Corinaldo, pronto il progetto per la copertura finale. Si tratta del processo conclusivo di “vita” della discarica corinaldese, dove vengono conferiti e trattati i rifiuti indifferenziati (secco) di tutta la provincia di Ancona. A darne notizia è il Comune di Corinaldo, proprietario assieme al Comune di Castelleone di Suasa dei terreni su cui sorge la discarica, e che gestisce la discarica attraverso l’Unione dei comuni Misa-Nevola.

Il progetto esecutivo riguarda la copertura della parte vecchia della discarica ormai esaurita; si tratta di un’operazione di capping finale prevista ormai da tempo, che verrà improntata prevedendo due tipologie differenti  di intervento in funzione delle caratteristiche della superficie di copertura: una in zone con modesta inclinazione  fino a 9° definite “zone con copertura standard” e zone con inclinazione superiore a 9° definite “zone con copertura ridotta”. Entrambe le soluzioni adottate verranno messe in atto attraverso l’impiego di materiali geosintetici in sostituzione delle risorse naturali, ghiaia e argilla, con risparmi che riguarderanno molti aspetti: volumetrici per l’area di abbancamento e ambientali per il risparmio di materie prime e trasporti. 

L’intervento andrà ad operare solo sulle stratigrafie del sistema di copertura, mentre non verranno modificate le infrastrutture: strade, sistemi di convogliamento delle acque superficiali, sistemi di gestione del percolato, sistemi di gestione del biogas e quant’altro si interfacci con la gestione operativa della discarica.

Il progetto si pone vari obiettivi: regolarizzare la produzione di percolato impedendo o limitando l’infiltrazione di acqua; controllare e indirizzare il flusso del biogas formatosi in seguito ai processi di degradazione anaerobica; isolare i rifiuti dall’ambiente esterno; evitare che il vento possa disperdere le frazioni leggere quali plastica, carta e polveri; rendere indisponibili i rifiuti per uccelli, insetti e ratti; consentire la crescita della vegetazione in modo da ricoprire la collina. 

«Con l’operazione di copertura si concludono le attività della parte più vecchia della discarica di San Vincenzo – dichiara il sindaco Matteo Principi – in uso da circa 30 anni. La corretta gestione tecnica, economica e delle politiche legate alle attività di smaltimento rifiuti a Corinaldo ci permette di riconsegnare questa porzione di terreno all’ambiente naturale. Un passaggio molto delicato ed estremamente importante sul profilo ambientale e paesaggistico».

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