Senigallia

Omicidio di Senigallia: fissato il funerale di Alfredo Pasquini

L'ultimo saluto al giovane sarà celebrato al Duomo di Senigallia. Il ragazzo era stato ucciso il 29 marzo scorso da un colpo di pistola esploso dal padre Loris

SENIGALLIA – Dopo tanti ritardi è stato concesso il nullaosta per la sepoltura di Alfredo Pasquini. Il 26enne di origini peruviane, era stato ucciso il 29 marzo scorso da un colpo di pistola esploso dal padre, Loris Pasquini (72 anni, attualmente rinchiuso in carcere a Montacuto) al culmine di una violenta lite.

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Il magistrato ha concesso il nullaosta per la restituzione della salma alla madre, che ha fissato i funerali per domani, sabato 10 aprile, alla Cattedrale di Senigallia. La salma, che si trova alla camera mortuaria dell’ospedale di Torrette, potrà essere salutata alla camera ardente da amici e conoscenti già oggi pomeriggio dalle 12 alle 18. Poi domani, il feretro arriverà alle ore 15 alla Cattedrale Basilica Duomo di Senigallia dove appena un’ora dopo, alle 16, sarà celebrato il rito funebre.

La salma sarà poi accompagnata al cimitero Maggiore Le Grazie. La tumulazione avverrà lunedì 12 aprile al cimitero di Roncitelli. La mamma Veronica con il compagno Gianfranco e la sorella Stefania, nel necrologio funebre hanno soltanto voluto esprimere la loro preghiera che sintetizza un pensiero profondo: «Dio benedica tutti gli incompresi».

Un riferimento allo stato di salute di Alfredo che combatteva con problematiche di natura psichica tanto da essere seguito dal Centro di Salute mentale di Senigallia, e negli ultimi anni, anche con l’ombra della droga. La vicenda di questa famiglia culminata con l’omicidio di Alfredo per mano del padre ha profondamente scosso tutta la città. Loris Pasquini, nel 2018 aveva lasciato la Thailandia dove era andato a vivere, per tornare a Senigallia e stare accanto a quel figlio problematico. Un rapporto difficile tra i due, che nel corso degli anni si era deteriorato sfociando spesso in accese liti. Oggi Loris è rinchiuso in carcere con l’accusa pesantissima di “omicidio volontario aggravato dal vincolo di parentela”.

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