Senigallia

Stop all’emendamento contro l’obbligo sui vaccini a scuola: approva il senigalliese Guido Silvestri, professore negli States

«Una buona notizia perché finalmente si rientra finalmente in una logica sia scientifica che politica» le parole del docente alla Emory University di Atlanta

Guido Silvestri
Guido Silvestri

SENIGALLIA – Il tema dei vaccini obbligatori per l’ammissione dei bambini alle scuole è tornato prepotentemente alla ribalta dopo la notizia dei controlli sulle autocertificazioni che le famiglie hanno presentato e dopo lo stop all’emendamento al Milleproroghe che per quest’anno avrebbe permesso di entrare all’asilo nido e alla scuola materna anche ai bambini non vaccinati in barba alla legge Lorenzin. La notizia è rimbalzata anche sui social network, dove da tempo ormai l’argomento ha suscitato parecchi interventi.

Tra questi c’è stato quello del dottore Guido Silvestri, professore senigalliese ormai da tempo docente alla Emory University di Atlanta e presidente delle cellula di Ancona dell’associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica.

Silvestri più volte è intervenuto per esprimere la sua posizione in tema di vaccini, dell’obbligo vaccinale per i bambini che frequentano la scuola e le sue preoccupazioni in merito al calo della copertura nelle vaccinazioni sulla popolazione italiana.

«Come i miei lettori sanno benissimo – scrive su Facebook il docente di Senigallia, ormai americano di adozione – sono tutto meno che un fanatico della Legge Lorenzin sui vaccini (e dell’obbligo vaccinale in generale). Però è impossibile non vedere che snaturare il contenuto della legge tramite un emendamento estivo al decreto “milleproroghe” sarebbe stata una totale assurdità. Soprattutto, l’emendamento approvato al Senato avrebbe mandato un messaggio di confusione alla popolazione, che con tutta probabilità sarebbe stato visto come una vittoria dai gruppi no-vaxx. Così, invece, si rientra finalmente in una logica sia scientifica che politica. Quindi una buona notizia, almeno per oggi: poi domani è un altro giorno e si vedrà…».

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