Senigallia

«Non eravamo pronti»: Senigallia piange Camillo Nardini

Coro unanime di cordoglio per l'ex docente, dal mondo della cultura a quello scolastico fino alla politica: «Ci mancherai»

Camillo Nardini
Camillo Nardini

SENIGALLIA – Si moltiplicano in città i messaggi di cordoglio per la scomparsa di Camillo Nardini. L’ex docente e presidente dell’associazione culturale Sena Nova è stato ricordato da numerose persone a testimonianza di quanto fosse benvoluto e stimato.

«Purtroppo lo sapevamo, ma non eravamo pronti. O per lo meno io, che ti ho chiamato anche pochi giorni fa per l’ennesimo consiglio, non lo ero affatto – ha scritto un un commosso ricordo Marco Pettinari, presidente dell’associazione culturale Sena Nova che Nardini ha guidato per tanti anni – mi mancherai tantissimo Camillo, sei stato un mentore per me e un grande amico, un punto di riferimento costante e un esempio da seguire. Grazie per tutte le opportunità di crescita che mi hai dato, a me come ai tanti giovani che negli anni si sono avvicinati a Sena Nova con una propria idea o un proprio progetto. La tua cultura, la tua curiosità, la tua creatività e la tua grande e contagiosa energia resteranno nella memoria di una città che tu hai amato moltissimo».

Anche dalla politica locale sono arrivati tanti messaggi di stima e affetto all’ex docente scomparso ieri, venerdì 23 giugno. Oltre al presidente del consiglio comunale Massimo Bello (Fdi), anche il capogruppo in consiglio regionale Maurizio Mangialardi (PD) ha voluto lasciare una sua dolorosa lettera: «La scomparsa di Camillo Nardini lascia un grande vuoto nella nostra comunità. Perdiamo un uomo sensibile, di cultura, che si è speso molto per rendere Senigallia una città viva, accogliente, solidale e sostenibile. Ideatore di tante iniziative, Camillo ha focalizzato il suo impegno civico su due temi fondamentali. Docente amatissimo dai ragazzi, con progetti educativi come Bosco mio, Muri puliti e la Eco Schools, di cui è stato coordinatore regionale, ha contribuito a far maturare una solida coscienza ambientalista, diventando in particolare un punto di riferimento per le giovani generazioni. L’altro fronte che lo ha visto protagonista appassionato è stato quello della cultura, ambito che lo ha portato a promuovere realtà come l’associazione Sena Nova e a collaborare con l’Amministrazione comunale a progetti strategici come la Città della Fotografia e la Luas». «Personalmente perdo un amico, che ho avuto l’onore di avere a fianco in alcuni momenti cruciali della mia esperienza politica. Penso soprattutto al suo generoso contributo nella redazione del programma elettorale per le comunali del 2015. Ma, in generale, è tutta la città a rimanere orfana della sua acuta intelligenza, della sua ironia, della sua gentilezza. Caratteristiche che voleva e sapeva sempre mettere a disposizione del bene comune. Alla famiglia vanno le mie più sentite condoglianze».

«Era un insegnante che amava approfondire le questioni e, forte di interessi diffusi, sapeva coinvolgere meravigliosamente gli studenti – ricorda l’ex preside del liceo Perticari Paolo Franceschini – organizzava con metodo e sapienza le attività della scuola dove aveva prestato servizio in tanti anni. Era un intellettuale molto attivo nella vita cittadina, promuoveva iniziative, costruiva occasione di dialogo e associazione. Ricordo le nostre discussioni sui destini della didattica, sul “dove va la scuola”, sulla nostra contemporaneità, sulle luci e le miserie del presente. Era sempre disponibile all’ascolto, curioso alle novità. Forte nella difesa della democrazia e delle ragioni del sapere. Ciao Camillo, ci mancherai!».

«L’Archeoclub di Senigallia, appresa la scomparsa del professore Camillo Nardini, lo ricorda con stima ed affetto. Amico, instancabile promotore di iniziative culturali di valore, sempre pronto ad aiutare chiunque gli chiedesse un consiglio, una collaborazione, un aiuto. Con lui scompare una figura di primo piano nel panorama culturale cittadino. Il presidente, il direttivo e i soci esprimono cordoglio e vicinanza alla moglie Laura, al figlio e ai familiari».

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