Senigallia

Raffica di multe a Senigallia con i t-red, l’allarme del Pd: quasi 600mila euro in quattro mesi

Il capogruppo Pd Dario Romano: «Una vera e propria tassa occulta, che nulla ha a che fare con la sicurezza, la giunta fermi questo salasso»

L'incrocio tra viale IV Novembre e via Mercantini, a Senigallia
L'incrocio tra viale IV Novembre e via Mercantini, a Senigallia

SENIGALLIA – Quasi 600.000 euro di multe grazie ai sistemi t-red in soli 4 mesi. Un trend che potrebbe arrivare a due milioni di euro l’anno. A lanciare l’allarme è il capogruppo del Partito Democratico di Senigallia, Dario Romano, che torna a chiedere alla giunta di «fermare questo vero e proprio salasso nei confronti dei senigalliesi, dei pendolari e dei turisti».

Il consigliere ed ex presidente del consiglio comunale torna su un argomento che da mesi divide la città. In due incroci di Senigallia regolati da semafori sono stati installati, previa informazione ai cittadini, due sistemi di rilevazione automatica delle infrazioni. Gli incroci sono quelli di viale IV Novembre-via Mercantini (attivazione il 18 aprile 2022) e di via Sanzio-via Cilea-via Zanella (il successivo 20 giugno). Da un lato c’è chi chiede pene severe e multe salate per quanti infrangono il codice della strada, dall’altro c’è chi vorrebbe un po’ più di tolleranza, magari allungando la durata del giallo o una sorta di “bonus” con avviso che in caso di recidiva scatterà la multa.

La giunta di Senigallia è andata avanti, in sinergia con il comando della Polizia locale, nell’attivazione dei due sistemi automatici di rilevazione delle infrazioni, registrando numeri eclatanti. In 4 mesi, ammonta a quasi 600.000 euro l’introito nelle casse comunali derivante dalle multe registrate dai t-red. Dal 18 aprile (giorno di attivazione del primo t-red in viale IV Novembre) al 22 agosto sono state elevate quasi 3600 sanzioni. «Di queste – spiega Dario Romano – quasi la metà (più di quattro su dieci, in media) sono in carico a cittadini senigalliesi. Una vera e propria tassa occulta, quindi, che nulla ha a che fare con la sicurezza».

Dario Romano
Dario Romano

La motivazione della sicurezza era infatti la base su cui si fondava il ragionamento della giunta che mirava a evitare nuovi incidenti e sinistri in due degli incroci più trafficati di Senigallia. Motivazione però che non ha convinto del tutto l’opposizione: «E’ necessario, a maggior ragione dopo l’alluvione, stare vicino ai cittadini senigalliesi e della vallata, al posto di trovare tutti i modi possibili per spremerli: se si vuole lavorare sulla sicurezza stradale, come abbiamo visto, ci sono altri metodi egualmente efficaci».

Secondo Dario Romano, che sottolinea come di fatto si potrebbe ipotizzare concretamente un gettito annuo di più di 2 milioni di euro all’anno solo di introiti con i due t-red, si potrebbero «evitare balzelli» oppure «usare quell’introito per calmierare gli aumenti energetici per gli immobili comunali e non farli ricadere sui cittadini senigalliesi, vedi per esempio le utenze degli impianti sportivi. La scelta della destra senigalliese di aumentare tasse, imposte, balzelli e tariffe continua a fare danni. Tra l’altro in piena controtendenza con chi, a livello nazionale, si dice fiero di abbassare le tasse e aumentare l’uso del contante fino a 10.000 euro. Fino a quando abuseranno della nostra pazienza?».

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