Senigallia

Motocross in spiaggia, non si placano le polemiche a Senigallia

Prove e gare per il "beachcross" sull'arenile hanno fatto riesplodere le critiche del 2019. Appello di Diritti al futuro accolto da Senigallia Bene Comune, replica l'assessore Monachesi

Motocross sulla spiaggia di Senigallia
Motocross sulla spiaggia di Senigallia

SENIGALLIA – Da un lato ci sono le esigenze turistiche da portare avanti che hanno fatto della città di Senigallia un faro per quanto riguarda il turismo nelle Marche e in Italia; ma se si guarda la questione da un punto di vista prettamente ambientalistico sono in tanti a sottolineare il contrasto tra il luogo – la spiaggia di velluto – e la manifestazione di motocross che si sta svolgendo in questi giorni sul lungomare Mameli di Senigallia. Le ultime critiche in ordine di tempo arrivano da due liste – una di maggioranza e una di opposizione – che evidenziano l’inconguità della scelta del luogo per ospitare la manifestazione sportiva che comunque sta richiamando diversi spettatori, anche nei semplici giorni delle prove. Ma a loro arriva la replica dell’assessore Enzo Monachesi in merito alla salvaguardia dell’uno e dell’altro aspetto.

Ma andiamo per ordine. Dopo l’intervento del “Comitato per la salvaguardia della spiaggia di ponente”, dalla consigliera comunale Nausicaa Fileri di Diritti al Futuro, formazione che sostiene da anni la maggioranza, è arrivato infatti l’annuncio di un’interrogazione consiliare rivolta all’amministrazione comunale propria sulla manifestazione in corso sulla spiaggia di ponente “Senigallia Beach Cross”. Finora c’è sempre stato un certo equilibrio per quanto riguarda l’utilizzo del litorale di Senigallia, in modo da avere dei «tratti di spiaggia più antropizzati accanto a tratti di spiaggia dove paesaggio e tutela ambientale e paesaggistica hanno trovato assoluta centralità». Spiaggia dove vive e nidifica il fratino, una delle specie protette più famose che ha portato negli anni a recintare diverse dune lungo tutto l’arenile in modo da favorirne la coabitazione con l’uomo, anche d’estate. La spiaggia di Senigallia dunque come «risorsa che ha reso la nostra città conosciuta ed apprezzata a livello nazionale ed internazionale». Equilibrio che ora è a rischio, spiega Fileri, per via di «scelte di sempre maggiore aggressione e di liberalizzazione dell’uso della spiaggia». Il motocross ha diritto di cittadinanza a Senigallia, continuano da Diritti al Futuro, ma «pensiamo che il luogo scelto per la manifestazione “Senigallia Beach Cross” sia incongruo, non coerente con le linee programmatiche di questa amministrazione e di scarsa qualità per l’immagine complessiva della città». «Per evitare in futuro situazioni conflittuali e sistematicamente incongrue di questo tipo e per sancire che la spiaggia è un luogo tra i più pregiati della città di Senigallia ci faremo carico di proporre dal prossimo mandato amministrativo delle “Linee guida per promuovere scelte di qualità nell’autorizzare manifestazioni sui tratti di spiaggia libera cittadina”: un documento di natura politica – amministrativa che vorrà indirizzare la futura Giunta ad autorizzare eventi che siano in coerenza sistemica con la flora, la fauna, la biodiversità, il paesaggio, la quiete e la bellezza della spiaggia di velluto e crediamo che tra queste non possa essere ricompreso il motocross».

Entusiasti si sono detti gli esponenti di Senigallia Bene Comune, lista civica di opposizione, della proposta di studiare queste “Linee guida”, «con lo scopo di identificare, in futuro, eventi che siano in coerenza sistemica con la flora, la fauna, la biodiversità, il paesaggio, la quiete e la bellezza della spiaggia di velluto ed aggiungiamo noi, il benessere dei cittadini». Sbc già nel febbraio 2019 presentò un’interpellanza in consiglio comunale sulla necessità di individuare zone maggiormente adeguate per lo svolgimento di simili iniziative. Il capogruppo Giorgio Sartini faceva inoltre riferimento alle rimostranze dei «cittadini residenti sul lungomare Mameli che lamentavano importanti disagi dovuti all’eccessivo rumore, confusione e smog, tali da spingerli ad allontanarsi dalle proprie abitazioni e sistemarsi provvisoriamente in strutture alberghiere». Se da un lato c’è il «rammarico che la discussione attorno a questa problematica giunge con un anno di ritardo – e dopo risposte da parte del vicesindaco Maurizio Memè giudicate non soddisfacenti – «da un altro è nostra intenzione mettere da parte le polemiche, anteponendo il bene comune dei cittadini di Senigallia».

Di altro avviso è l’assessore ai lavori pubblici Enzo Monachesi. Dopo aver visitato l’area in questione durante lo svolgimento delle prove dei vari motociclisti nel tracciato sulla spiaggia di Senigallia, l’esponente di Obiettivo Comune e membro della giunta ha dichiarato che da un punto di vista ambientale «il progetto ha ricevuto l’ok delle associazioni che si occupano della tutela del litorale, della salvaguardia dell’habitat del fratino e delle dune». Disco verde arrivato dopo il confronto con l’amministrazione comunale. Per quanto riguarda l’aspetto faunistico, Monachesi si dichiara «dispiaciuto che molti parlino senza conoscere la realtà. In questo periodo il fratino non c’è e quindi non sussistono pericoli», come per «le dune protette e recintate che si trovano lontane dal tracciato di motocross».

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