Senigallia

Morganti al timone dell’Fc Senigallia

E’ una settimana particolare per i biancorossoblu: è la settimana delle dimissioni dell’allenatore che ha sempre guidato la squadra, dal giorno della sua nascita, Stefano Goldoni ed è la settimana che conduce alla penultima di campionato

Gabriele Morganti, allenatore Fc Senigallia

SENIGALLIA – L’Fc Senigallia si sta preparano per la partita di domenica col Barbara. Si giocherà alle 16.30 al campo delle Saline, in contemporanea con tutte le altre gare del girone A di Promozione.

E’ una settimana particolare per i biancorossoblu: è la settimana delle dimissioni dell’allenatore che ha sempre guidato la squadra, dal giorno della sua nascita, Stefano Goldoni, ed è la settimana che conduce alla penultima di campionato.

L’Fc deve cercare di fare assolutamente punti per evitare di essere risucchiata nei play out. Di fronte ci sarà la capolista, che arriverà a Senigallia con l’obiettivo di festeggiare la vittoria del campionato e una storica promozione in Eccellenza.

Il compito di Gabriele Morganti, chiamato a guidare la prima squadra dopo essere stato al timone tutto l’anno della Juniores regionale dell’Fc Senigallia, non è semplice.

«È chiaro che dopo tanti anni trascorsi insieme con Fefi, c’è una reazione di dispiacere, – riflette Gabriele Morganti – come è giusto che sia e che pure rimarrà, secondo me. Io ho accettato questo incarico per dare una mano e un contributo ad un progetto molto importante come società. Cercherò di fare il massimo.

A questo punto non credo che sia importante che la squadra faccia la prestazione. – Dice a ruota – Abbiamo il Barbara, la squadra che con ogni probabilità vincerà il campionato, e dobbiamo giocarcela. Ma noi abbiamo un obiettivo altrettanto importante che è quello di salvarci. La mia missione in due partite è quella di non essere coinvolti nei play out e faremo di tutto, restando uniti, per riuscirci.

La squadra deve prima di tutto rendersi conto della situazione. Perché già, prenderne coscienza, è già un segno di forza. Dobbiamo capire che quello che è stato non conta più nulla perché ieri è passato e il passato non conta più niente. C’è solo da pensare all’oggi e al domani, ovvero a due partite in cui fare i punti necessari per evitare i play out».

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