Senigallia

Montemarciano saluta Sauro Sampaolesi detto “Cynar”

Un personaggio pittoresco, abbracciato con commozione dalla collettività e mancato all'età di 86 anni per una grave malattia. Il funerale sarà celebrato nella chiesa di San Pietro Apostolo

Nel riquadro Sauro Sampaolesi

MONTEMARCIANO – Un personaggio di quelli che suscitano simpatia e affetto. Così era “Cynar”, all’epoca Sauro Sampaolesi, 86 anni, maestro sarto al carcere di Fossombrone, ormai in pensione da moltissimi anni.

Sampaolesi, conosciuto in paese per la sua abitudine e fedeltà al noto liquore fin da ragazzo, era gravemente malato. Si era sottoposto a un delicato intervento chirurgico sette mesi fa. Ma le sue condizioni di salute, già difficili, si sono progressivamente aggravate tanto che era ricoverato all’ospedale di Chiaravalle, dove si è spento lunedì (6 luglio).

Oggi, mercoledì 8 luglio, l’ultimo saluto. I funerali saranno celebrati nel pomeriggio alle ore 16 nella chiesa di San Pietro Apostolo, poi la tumulazione al cimitero di Alberici. Lascia la sorella Livia, il fratello Livio e i nipoti, i parenti. Lascia gli amici e tanti compaesani che lo salutano con commozione. Un personaggio doc del paese, adottato in un certo senso dalla collettività nella quale Sampaolesi aveva trovato la seconda famiglia.

Non si era mai sposato Sauro, il suo tempo libero lo impiegava tra chiacchiere con gli amici e partite a carte al bar. Memorabili le sfide con l’acerrimo rivale professor Paride Duranti, latinista e docente, ormai mancato circa 15 anni fa, che accendevano le serate d’estate tra una partita a briscola e una a tresette, combattute fino all’ultimo punto e con rivolti goliardici e caratteristici. Mancherà la sua figura in paese, mancherà vederlo seduto con i soliti amici alla “pietra delle bugie”, lo scalino davanti al portone cementato e pitturato di rosa che si affaccia su piazza Aldo Moro, dietro al monumento ai Caduti, dove i montemarcianesi doc erano soliti riunirsi per le chiacchiere più disparate. E spesso, come si evince dal soprannome della pietra, erano delle enormi simpatiche baggianate.

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