Senigallia

Montemarciano, Ferragosto choc: bagnante colto da malore in acqua, salvato in extremis dal bagnino

Grazie all'intervento del bagnino Leonardo Antonietti e dei titolari dello stabilimento, i fratelli Marco e Mauro Mengucci, il turista è salvo

MONTEMARCIANO – Nel bilancio del Ferragosto tra feste in spiaggia e fuochi d’artificio, va archiviato e per fortuna bene, il salvataggio in extremis di un bagnante di origini asiatiche colto da malore ieri mattina durante un bagno nel tratto di mare antistante lo stabilimento “Heidi” a Marina di Montemarciano. L’allarme è scattato verso le 10 quando il bagnino – Leonardo Antonietti – insieme ai fratelli Mauro e Marco Mengucci titolari dello stabilimento sono intervenuti per salvare quel poveretto. L’uomo, coreano, 45enne, stava facendo il bagno quando improvvisamente ha accusato un crampo in acqua e colto da panico, ha iniziato a sbracciare ingerendo acqua. Rischiava di annegare. «Mentre era in acqua ha avuto un crampo si è impaurito ed ha iniziato a bere acqua – racconta Marco Mengucci rivivendo quei concitati momenti – da lì è andato in arresto cardiaco, è stato portato fuori dall’acqua e hanno allertato il nostro bagnino che stava per entrare in servizio poiché non erano ancora le 10. Leo vista la gravità della situazione ha iniziato subito a fargli il massaggio cardiaco…». Poi è intervenuto il fratello, Mauro Mengucci con la cassetta del Pronto soccorso, intanto erano già scattate numerose chiamate al 112. «Mauro gli ha applicato la mascherina dell’ossigeno – continua Marco Mengucci – 10/15 minuti di massaggio cardiaco poi ha iniziato lentamente a respirare autonomamente, nel frattempo sono arrivati i medici con l’ambulanza e l’eliambulanza che hanno stabilizzato l’uomo e valutato dove ricoverarlo per le adeguate cure». Grazie al massaggio cardiaco praticato dal bagnino, il turista si è ripreso ed è stato poi accompagnato al Pronto soccorso di Torrette con un codice rosso. «Leo il nostro bagnino ha salvato una vita…», ammettono sollevati i fratelli Mangucci che essendo storici titolari dell’Heidi non sono purtroppo nuovi a episodi come quello di ieri. «Le sensazioni sono indescrivibili perché appena tirato fuori dall’acqua l’uomo non dava nessun segno di vita e vederlo riprendersi è stato come assistere a un miracolo», la riflessione. «Determinanti sono state la tempestività d’intervento, la corretta esecuzione delle manovre di rianimazione e la freddezza in un momento così difficile da affrontare». E passata l’emergenza, i Mengucci e il giovane eroico bagnino si sono lasciati andare in un sano pianto liberatore per scaricare tutta la tensione di quei momenti.

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