Senigallia

Migranti, decreto sicurezza e fake news: successo per l’incontro a Senigallia

L'iniziativa è stata organizzata dalla Fondazione Migrantes, la Scuola di pace, la Libreria Mastai e SPRAR, con l'obiettivo di sfatare alcuni miti con Oliviero Forti, responsabile immigrazione per Caritas

Il pubblico dell'incontro al San Rocco di Senigallia su migranti, decreto sicurezza e fake news
Il pubblico dell'incontro al San Rocco di Senigallia su migranti, decreto sicurezza e fake news

SENIGALLIA – Successo in termini sia numerici che di partecipazione per l’incontro organizzato all’auditorium San Rocco di Senigallia per discutere del decreto sicurezza, dei migranti e di fake news. Oliviero Forti, responsabile immigrazione per Caritas italiana e per Caritas Europa, ha sviscerato, senza tanti buonismi, una delle questioni di più stringenti dei quest’epoca, più dibattute, ma su cui spesso c’è tanta superficialità.

Durante l’iniziativa – organizzata da Caritas, Fondazione Migrantes, Scuola di pace, Libreria Mastai e SPRAR – Oliviero Forti ha parlato di vari temi: dalle iniziative di solidarietà alle politiche mondiali, dall’esame dei fenomeni migratori al caso Diciotti e Sea-Watch, dai diritti umani negati ai migranti fino all’utilità dei sistemi di accoglienza e integrazione e fino ai corridoi umanitari.

Temi su cui spesso c’è confusione unita a volte a semplice disinformazione, altre a pura strumentalizzazione. «Non è vero che l’Italia ha il maggior numero di migranti – ha detto Oliviero Forti iniziando a smontare alcune tra le credenze più diffuse – in Europa siamo quelli che ne hanno meno», così come non è vero che se i migranti sapessero delle condizioni a cui vanno incontro non partirebbero.

Il responsabile immigrazione per Caritas Oliviero Forti intervistato da Chiara Michelon
Il responsabile immigrazione per Caritas Oliviero Forti intervistato da Chiara Michelon

Il responsabile Caritas, intervistato da Chiara Michelon, ha riferito che dall’Africa sono in tanti a partire pur consapevoli che rischiano la vita in mare o di essere rimandati a casa. E la presenza delle navi di Ong che li vanno a salvare non è un incentivo a partire. Dunque l’Italia è spesso la terra di approdo ma non quella dove i migranti hanno intenzione di rimanere.

Forti, partendo dal libro “Falsi miti. Storie di migranti oltre i luoghi comuni e le fake news” a cura di Paolo Beccegato e Renato Marinaro, ha infine affermato che tra le soluzioni più utili sia ai migranti che ai paesi europei vi sono i corridoi umanitari, quelli che permettono davvero di portare aiuto e salvare vite ma che sono osteggiati anche a causa di un’informazione non sempre precisa quando non strumentalizzata. Forti ha concluso con un invito: quello a documentarsi per far sì che la comunicazione mediatica non sia un elemento per deviare il pensiero, semmai per mettere un freno alla violenza e alla discriminazione razziale dilaganti.

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