Senigallia

In consiglio regionale la situazione dell’ospedale e della fondazione Città di Senigallia

La spiaggia di velluto sarà al centro del dibattito politico: al vaglio dei consiglieri marchigiani le problematiche del prnto soccorso con il carente numero di medici, e dell'ente socioassistenziale, con la revoca del commissario straordinario

La fondazione Città di Senigallia
La fondazione Città di Senigallia

ANCONA – Per due volte Senigallia sarà al centro del dibattito politico regionale nel prossimo consiglio di martedì 3 maggio. Durante la seduta convocata dal presidente Dino Latini per le ore 10 si discuterà infatti di ben due tematiche molto sentite in città: la sanità pubblica con i problemi dell’ospedale “Principe di Piemonte” e la fondazione “Città di Senigallia”.

Tra le interrogazioni, spazio a quella avanzata lo scorso febbraio dal Pd, la n. 399, sulle criticità del pronto soccorso dell’ospedale di Senigallia. Con l’iniziativa politica, i consiglieri Mastrovincenzo, Mangialardi, Bora, Biancani, Carancini e Casini formalmente interrogano il presidente della giunta regionale e l’assessore competente Saltamartini per «sapere quali azioni intendano attuare» al fine di risolvere la problematica situazione che vede il numero di medici al pronto soccorso ridursi sempre di più. Negli anni sono passati da 13 (più il direttore) come da pianta organica, ad appena 5 (direttore compreso). 

Un numero che non permette né ferie né riposi, né formazione che sarebbe obbligatoria, ma che non consente nemmeno di compilare e coprire adeguatamente tutti i turni, se non prolungando i servizi per il personale che arriva a fare anche 12 ore consecutive, per poi ricominciare il giorno dopo con altre 12 ore. Una «grave situazione che ragionevolmente non può protrarsi oltre» sostiene il Pd: tra le altre cose, non solo chi può lascia l’incarico, ma chi lo viene a sapere non fa nemmeno la fila per venire a lavorare a Senigallia.

Successivamente, il consiglio regionale dovrebbe affrontare (il condizionale è d’obbligo poiché l’atto è stato presentato l’11 marzo scorso) la questione relativa alla nomina del commissario straordinario per la fondazione ‘Città di Senigallia’. La figura individuata è l’avvocato Canafoglia, che dal febbraio 2021 era presidente della stessa realtà socio assistenziale senigalliese e che si era dimesso ad agosto dello stesso anno per l’impossibilità di trovare soluzioni allo stato patrimoniale dell’ente. Nella mozione n. 235, primo firmatario l’ex sindaco Maurizio Mangialardi, si chiede la revoca della delibera di giunta regionale n. 169/2022. Atto, secondo il Pd, «assunto in evidente violazione sia delle disposizioni della legge regionale 26/2/2008 n. 5 e sia delle disposizioni del codice civile alle quali la legge regionale stessa rinvia».

Nel testo, infatti, viene riportato che «non sussistono le condizioni previste dalla norma per lo scioglimento del CdA e la nomina di un commissario straordinario atteso che non risulta contestato, e neanche ipotizzato, che il CdA della Fondazione ‘Città di Senigallia’ abbia agito in difformità “dello statuto o dello scopo della fondazione o della legge” anche perché dimissionario; e neanche si comprende come sia possibile sciogliere un CdA le cui dimissioni ne avevano già comportato la decadenza». Insomma una problematica giuridica che si somma alla questione politica: i consiglieri Dem chiedono dunque la revoca dell’atto e l’invito al consiglio comunale senigalliese perché nomini un nuovo cda dell’ente socio assistenziale.

I lavori, come al solito, potranno essere seguiti in diretta streaming sulla pagina web del Consiglio regionale delle Marche.

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