Senigallia

«Mangialardi, il voto dei senigalliesi e dei morresi va rispettato, non dileggiato»

Il sindaco nel mirino del Comitato per il no alla fusione dopo le frasi in cui il primo cittadino di Senigallia criticava i contrari all'operazione che avrebbe portato milioni nelle casse comunali

Una veduta di Morro d'Alba (foto acquisita dalla galleria fotografica del sito istituzionale del Comune)

SENIGALLIA – Il voto dei cittadini si rispetta, non si dileggia. È quanto sostengono dal “Comitato NO fusione con Morro d’Alba” che va all’attacco del primo cittadino della spiaggia di velluto reo di aver prima insultato i senigalliesi contrari alla fusione e poi di aver cancellato il comitato che a Morro d’Alba si opponeva all’incorporazione in Senigallia.

«Anno nuovo, vecchio stile. Dopo aver concluso il 2017 insultando i 3722 senigalliesi che hanno votato “no” alla fusione per incorporazione con Morro d’Alba, il sindaco inizia il 2018 completando l’opera con gli 811 morresi, anch’essi contrari alla fusione. Con un colpo di spugna ha cancellato dalla storia il comitato del no alla fusione di Morro, che ha tenuto incontri (seguitissimi) con la popolazione, portando al risultato plebiscitario che conosciamo (ha votato il 70% dei morresi)».

Una critica alle affermazioni che Mangialardi ha sostenuto in merito agli incontri fatti a Morro d’Alba, dove secondo il primo cittadino, «gli ingenui morresi sarebbero stati tratti in inganno da tre individui, invero potenti, se sono riusciti a cambiare in modo così drastico l’esito di un referendum che i rispettivi sindaci davano per scontato».
Proprio il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi, il consigliere del M5S Riccardo Mandolini e il presidente della commissione regionale sanità Fabrizio Volpini sono stati – spiegano dal Comitato per il no – gli «unici politici senigalliesi ad aver fatto campagna elettorale a Morro pro fusione».

Quindi, delle due l’una: o si sta raccontando fatti non veritieri oppure si parla senza sapere. Anche perché «a Senigallia, invece, Mangialardi si è ben guardato da tenere incontri con i cittadini», ai quali tra l’altro prima era stato raccontato che i milioni di euro in contributi erano difficilmente quantificabili, mentre ora passano da 10 a 11 o 14 milioni. «In futuro cerchi di imparare dai suoi errori, sindaco. Ne gioverebbe Senigallia».

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