Senigallia

«Si proceda subito alla nomina di un nuovo cda alla fondazione Città di Senigallia»

L'ex sindaco Mangialardi accusa il cda dimissionario guidato da Canafoglia e l'amministrazione comunale Olivetti di incapacità amministrativa e si appella alla Regione perché «non si volti ancora dall'altra parte»

La residenza protetta della Fondazione Città di Senigallia
La residenza protetta della Fondazione Città di Senigallia

SENIGALLIA – Un «consiglio d’amministrazione irresponsabile e  inadeguato a svolgere le proprie funzioni», una Regione che continua a «voltarsi dall’altra parte»: è il duro commento di Maurizio Mangialardi sulla situazione che si è creata alla fondazione Città di Senigallia e che, da mesi, è in stallo senza provvedimenti. Parte da qui l’ex sindaco della spiaggia di velluto per strigliare la giunta Acquaroli e, indirettamente, anche quella Olivetti.

Il capogruppo regionale del Pd chiede che da palazzo Raffaello arrivi un richiamo verso l’amministrazione comunale senigalliese perché si giunga velocemente alla nomina di un nuovo cda dell’ente che gestisce la struttura socio assistenziale per anziani di via del Seminario. In tal senso ha presentato un’interrogazione al presiedente della giunta regionale Francesco Acquaroli.

«In un certo senso – spiega Mangialardi – questa vicenda è un simbolo della conclamata incapacità dell’attuale Amministrazione senigalliese a governare la città. La giunta Olivetti ha di fatto abdicato al proprio ruolo, rifiutandosi, contrariamente a quanto previsto dalla normativa vigente, di portare in consiglio comunale la nomina del un nuovo consiglio d’amministrazione dopo le dimissioni del precedente. Chiedere alla Regione Marche il commissariamento della Fondazione è un’opzione che non esiste, a meno che il sindaco, la giunta e la maggioranza che li sostiene non dichiarino formalmente alla stessa Regione Marche la loro incapacità ad adempiere quanto prescritto dalla legge».

Ma l’ex sindaco va oltre: «Lasciare senza guida la Fondazione come ha fatto in maniera incurante la giunta Olivetti, potrebbe creare danni irreversibili a una realtà assistenziale fondamentale sia per la nostra città che per l’intero territorio. Soprattutto in questo delicatissimo, che, al pari di tante Rsa regionali, vede la Fondazione in gravi difficoltà a causa dell’enorme incremento dei costi registrati negli ultimi due anni di pandemia e alla mancata erogazione dei necessari ristori da parte della stessa Regione Marche, che avrebbero permesso di appianare le perdite».

Da qui l’appello a prendere rapidamente delle decisioni per risolvere una problematica che rischia di aggravare la situazione delle famiglie senigalliesi, quelle degli ospiti e quelle dei dipendenti.

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