Senigallia

Mancano le dottoresse al reparto di gastroenterologia di Senigallia, slittano gli esami

Quattro in malattia, al lavoro solo una che viene per giunta con le stampelle. Lo denuncia il responsabile del Tribunale del malato Umberto Solazzi: «Stanno rinviando tutti gli accertamenti perché non c'è personale. Situazione inaccettabile»

Sanità pubblica: l'area interna dell'ospedale di Senigallia
Sanità pubblica: l'area interna dell'ospedale di Senigallia

SENIGALLIA – È caos nel reparto di gastroenterologia dell’ospedale di Senigallia, dove su cinque medici è attualmente attiva una sola dottoressa che da giorni, per giunta, va al lavoro con le stampelle. Questa è l’incredibile situazione che denuncia con forza il Tribunale del malato “C.Urbani” di Senigallia, a cui molti utenti si rivolgono per i disagi che si stanno creando.

«Di cinque dottoresse che lavorano nel reparto di gastroenterologia – spiega Umberto Solazzi, responsabile del TdM – ne è presente solo una che viene a lavorare, tra l’altro, con le stampelle da alcuni giorni. Le altre quattro sono in malattia e questo comporta una serie di slittamenti di esami e accertamenti: il personale sta richiamando gli utenti per rimandare gli appuntamenti fissati da tempo. È una situazione inaccettabile». 

Al Tribunale del malato di Senigallia stanno arrivando numerose lamentele circa la situazione del reparto di gastroenterologia. «La gente reclama continuamente – continua Solazzi – per gli appuntamenti rimandati, anche perché non si sa quando torneranno in servizio le altre dottoresse, né se arriverà altro personale dagli ospedali. Di questo è informata la direzione del presidio senigalliese e dell’area vasta 2, ma ancora non si sa nulla. Una cosa incredibile – tuona Solazzi – da ospedale di serie D, nemmeno B: possibile che non ci sia nessuno in ospedale per fare una colon o gastroscopia?».

Uno dei motivi è da ricercarsi nella mancanza di personale. Non accade solo al reparto di gastroenterologia di avere pochi medici a disposizione, ma anche alla chirurgia manca il personale, così come al pronto soccorso, dove però la situazione era stata in qualche modo tamponata con due medici che, tramite ordini di servizio, erano stati temporaneamente mandati a lavorare a Senigallia. «Ma soffre anche la radiologia e al laboratorio analisi fanno solo una ventina di esami al giorno. Sembra un ospedale che sta chiudendo», conclude amareggiato il responsabile del Tribunale del Malato.

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