Senigallia

Martellate ai suini in un allevamento, interviene Possibile Marche: «Scenario atroce»

Secondo la segretaria nazionale Brignone, molte di queste situazioni si potrebbero evitare rendendo obbligatoria la videosorveglianza

Foto di “Essere Animali”

SENIGALLIA – Sulla notizia dell’allevamento di suini in cui sarebbero state messe in atto pratiche crudeli e atroci per maltrattare e uccidere gli animali, interviene anche il comitato marchigiano di Possibile, dopo l’indagine avviata dai Carabinieri forestali.

«Tali maltrattamenti, se confermati dalla magistratura, sarebbero gravi – si legge in una nota stampa – e disegnerebbero uno scenario atroce: scrofe gravide colpite con scariche elettriche, animali percossi con barre di ferro e farmaci somministrati senza la presenza di un veterinario».

Secondo “Possibile Marche” molte di queste situazioni si potrebbero evitare semplicemente rendendo «obbligatoria la videosorveglianza nei macelli, al fine di eliminare inutili violenze e sofferenze a cui gli animali potrebbero essere sottoposti».

Inoltre gli esponenti marchigiani del partito guidato dalla segretaria nazionale, la senigalliese Beatrice Brignone, indicano come battaglia essenziale quella sull’uso razionale degli antibiotici sugli animali, in un Paese come l’Italia dove la antibiotico resistenza è tra le più alte in Europa.

«Queste misure – concludono da Possibile – oltre a preservare il benessere animale, tutelano gli allevatori che operano in maniera seria e responsabile. Una politica seria e lungimirante deve porsi come obiettivo la diffusione degli allevamenti estensivi e dei metodi alternativi, che tutelano gli animali, la salute del consumatore e l’ambiente».

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