Senigallia

La spiaggia di velluto piange Ottavio Goffi e Giulietto Giulivi

Entrambi molto conosciuti in città si sono spenti a distanza di ventiquattr'ore l'uno dall'altro. Il primo cittadino ha voluto ricordare Goffi per il suo impegno, studenti e docenti di Panzini e Medi hanno voluto fare sentire la loro vicinanza per la scomparsa di Giulivi

La rotonda a mare e la spiaggia di Senigallia all'alba
La rotonda a mare e la spiaggia di Senigallia all'alba

SENIGALLIA- Sono due le perdite che hanno colpito la comunità nelle ultime ore: giovedì si è spento l’ex imprenditore edile Ottavio Goffi, aveva 81 anni. «Con profonda tristezza ho appreso la notizia della scomparsa di Ottavio Goffi – ha spiegato Maurizio Mangialardi – Personalmente perdo una persona cui mi legavano sentimenti di reciproca stima e amicizia, mentre per la comunità, e in particolare per i residenti di Vallone, viene meno una delle più intelligenti, argute e appassionate figure della frazione, che a lungo ha operato con successo per il bene di quel territorio».

Mangialardi e Goffi

Un impegno come consigliere di circoscrizione: «Nella circoscrizione, ma anche nell’Arci, di cui fu presidente della sezione locale – prosegue il sindaco – Ottavio non ha fatto mai mancare il suo contributo per dare soluzioni positive ai problemi, ma anche per costruire iniziative sociali e culturali capaci di far crescere la realtà del Vallone. Da parte mia e di tutta l’amministrazione comunale le più sentite condoglianze alla famiglia».

Ieri si è spento Giulietto Giulivi, ex collaboratore del Panzini e del Medi. Aveva 70 anni. Dallo scorso settembre era andato in pensione e si era potuto dedicare alla sua passione, la fotografia tanto da diventare esperto di foto con piatti decorati. Molti quelli hanno voluto dargli l’ultimo saluto via social, un modo per fare sentire la vicinanza alla famiglia. La figlia Natascia con un messaggio ha voluto ringraziare quanti hanno voluto salutare virtualmente suo padre: «Grazie mille a tutti per l’affetto che ci dimostrate in questo momento surreale. Babbone era un tipo a suo modo discreto non gli piaceva tanto stare al centro dell’attenzione, infatti era sempre dietro il mirino della macchina fotografica quasi mai davanti ad essa…. ma sarà felice di sapere che ci sono tante persone che gli volevano bene. Grazie a tutti e fate attenzione per favore. Ora vola libero come la tua amata aquila».

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