Senigallia

L’Utic di Senigallia non è salva. La determina Asur e le rassicurazioni (cadute nel vuoto) della politica

La domanda "l'Utic è davvero salva?" ora ha una risposta: no. A meno che l'Asur non faccia un passo indietro atteso da anni

L'utic dell'ospedale di Senigallia
L'utic dell'ospedale di Senigallia

SENIGALLIA – Non si accennano le polemiche riguardo la scelta dell’Asur di riorganizzare le reti cliniche cardiologiche nelle Marche. Dopo l’intervento del consigliere Volpini che annunciava l’arrivo di una determina con cui si sarebbe salvata l’Utic dell’ospedale di Senigallia, dopo la smentita arrivata dal Comitato per la difesa dell’ospedale cittadino, ora arriva anche quella da parte della lista Senigallia Bene Comune che risolve il quesito “Utic sì, utic no”.

Pubblicata sull’Albo pretorio online dell’A.S.U.R. Marche, la determina n. 732/2017 ad oggetto la “Rete Clinica Cardiologica Asur” (con l’allegato), contiene l’amara sorpresa per i senigalliesi: la cardiologia dell’ospedale cittadino sarà di tipo riabilitativo. «La determina 732/2017 non parla mai di U.T.I.C. espressamente presente a Senigallia» dichiarano Riccardo Pizzi e Gianfranco Lai, di Senigallia Bene Comune.
E non è nemmeno una novità: la decisione era stata presa il 30 settembre 2013 (con deliberazione Asur n.1345 sul riordino delle reti cliniche) e poi confermata dalla giunta regionale (Dgr n.1219) il 27 ottobre 2014.

«Stando a zero le parole da propaganda elettorale, per i cittadini che significa tutto questo? – si chiedono i due esponenti di Sbc – Significa che per Senigallia non è prevista una funzione Utic, con conseguente ulteriore declassamento del nostro ospedale cittadino. Significa che le promesse del sindaco, che chiedeva sei mesi di tempo, non si sa a questo punto per cosa, sono rimaste tali».

Ma anche il Comitato sopracitato non esita a farsi sentire: «risulta chiaramente dalla determina n.732 dell’Asur che l’Utic per le patologie acute nell’Area Vasta 2 sarà a Jesi e Fabriano e non a Senigallia come intendono farci credere. Quindi l’utic non ci sarà più». E questo accade nonostante tutte le rassicurazioni partendo dall’annunciato congelamento della famosa determina 361/2017, dalle promesse del sindaco in consiglio comunale e da quella dell’assessore Carlo Girolametti che tuonava: “Se perdiamo l’Utic mi dimetto dalla carica di assessore” per giungere fino alle esultanze di Fabrizio Volpini e dei Giovani Democratici espresse recentemente.

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