Senigallia

Lotta allo spaccio, disposto il sequestro del negozio di cannabis light

In attesa degli accertamenti tecnici, il giudice ha ordinato di apporre i sigilli all'esercizio commerciale nei pressi del lungomare di Senigallia oggetto di una specifica operazione antidroga del Commissariato

La Polizia di Senigallia davanti al cannabis shop nei pressi del lungomare Alighieri
La Polizia di Senigallia davanti al cannabis shop nei pressi del lungomare Alighieri

SENIGALLIA – Il Tribunale di Ancona ha ordinato il sequestro del negozio di cannabis light sito a poca distanza dal lungomare Dante Alighieri a Senigallia, a cui erano stati posti i sigilli una settimana fa, in seguito ad un’operazione antidroga messa in atto dagli uomini del Commissariato di Senigallia, in quanto non è stata ancora archiviata l’ipotesi che il negozio possa essere stato utilizzato come luogo di spaccio della sostanza.

Le manette erano state allacciate ai polsi del gestore, un 40enne di origine lombarde sottoposto al regime di arresti domiciliari. A finire nei guai anche la compagna dell’uomo in quanto ritenuta partecipe dall’attività di detenzione con finalità di spaccio.

Secondo gli agenti era punto di riferimento per diverse persone dedite all’uso di stupefacenti, la Procura ha infatti imposto che il negozio venisse sottoposto a sequestro preventivo. E ciò anche per evitare che in caso di riapertura possa essere commesso nuovamente il reato di cessione di stupefacenti. Nella decisione ha certamente influito l’importante quantitativo sequestrato e per il quale sono in corso gli accertamenti tecnici.

Durante l’operazione i poliziotti del Commissariato di Senigallia trovarono l’uomo in possesso di oltre due chili di sostanza stupefacente tra marijuana e cocaina nell’auto, più altri sei chili circa di marijuana già confezionata per lo spaccio o custodita in grossi pacchi trovata nel negozio e in casa.

«Riteniamo – spiega Maurizio Agostino Licari, vice questore aggiunto – di aver inferto un altro duro colpo alle realtà criminali qui operanti ed al mercato del consumo di stupefacenti, specie tra i più giovani cui, si ritiene, fosse prevalentemente rivolta l’attività di cessione da parte dell’arrestato in coincidenza dell’ormai prossimo periodo natalizio».

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