Senigallia

Contro lo spopolamento del centro, Ostra Vetere fa leva sull’edilizia residenziale pubblica

Gli otto alloggi consegnati sono una delle misure messe in campo dalle amministrazioni pubbliche contro il calo di abitanti nei piccoli comuni

Palazzo Gambelli a Ostra Vetere, prima e dopo l'intervento di riqualificazione
Palazzo Gambelli a Ostra Vetere, prima e dopo l'intervento di riqualificazione

OSTRA VETERE – Un palazzo recuperato in pieno centro storico; otto alloggi di edilizia residenziale pubblica consegnati ad altrettanti nuclei familiari; la riqualificazione del paese che continua ed è già al quarto intervento pubblico. Sono queste le misure che l’amministrazione comunale – grazie al supporto e al contributo decisamente concreto dell’Erap Marche – ha messo in campo per rivitalizzare il paese e combattere – anche così – lo spopolamento che i piccoli centri come Ostra Vetere stanno subendo ormai costantemente da tempo.

Misure che si sono tradotte sabato 10 marzo nella consegna di otto nuovi alloggi erp che sono stati recuperati a palazzo Gambelli (consulta la SCHEDA dell’intervento), situato lungo via Gramsci e vicolo del Molino, stretto tra il palazzo municipale di Ostra Vetere da una parte e il cinquecentesco palazzo De Pocciantibus dall’altra (questo restaurato con fondi europei).

«È un importante passo avanti per il welfare cittadino» ha ribadito il sindaco di Ostra Vetere Luca Memé quando ha portato nella sala Paolo Marulli il saluto dell’amministrazione comunale agli ospiti. Il primo cittadino ha ricordato l’ormai «consolidata collaborazione del Comune di Ostra Vetere con l’ERAP» (l’Ente Regionale per l’Abitazione Pubblica) che, a partire dagli anni ‘90, ha permesso di ristrutturare diversi importanti edifici nel centro storico tra cui il chiostro di San Francesco, le ex scuole di via Gramsci, palazzo Marulli e ora palazzo Gambelli. Oltre a mettere a disposizione dei cittadini aventi diritto, ben 35 appartamenti, ha permesso un’importante opera di recupero di un edificio importante in centro storico.

Palazzo Gambelli a Ostra Vetere
Palazzo Gambelli a Ostra Vetere

«Questi interventi – continua Memé – hanno consentito di riportare la gente ad abitare all’interno delle mura castellane e, conseguentemente, di evitare il fenomeno dello spopolamento che ha interessato e interessa numerosi piccoli centri delle Marche» come appunto Ostra Vetere. Le otto famiglie hanno di fatto ricevuto le chiavi e dai prossimi giorni potranno iniziare le procedure di trasloco e allaccio utenze negli appartamenti che hanno metrature tra i 45 e gli 80 mq.

Palazzo Gambelli a Ostra Vetere dopo l'intervento di riqualificazione
Palazzo Gambelli a Ostra Vetere dopo l’intervento di riqualificazione

L’Erap, dal canto suo, tramite il direttore Maurizio Urbinati, ha espresso soddisfazione per la positiva conclusione dell’intervento di riqualificazione (i primi contatti tra il proprietario Gambelli e l’Erap risalgono al 2003) che ha dimostrato come anche gli enti pubblici possano innescare processi virtuosi. Con lo scopo di recuperare a fine residenziale i palazzi all’interno del centro storico, il Comune di Ostra Vetere è stato, a partire dagli anni 90, tra i precursori di questo tipo di interventi, necessari nei centri minori ad attenuare lo spopolamento dei centri stessi e che tale prassi si è poi ripetuta anche in altri centri.

Uno degli alloggi di edilizia residenziale pubblica realizzati dall'Erap a Ostra Vetere
Uno degli alloggi di edilizia residenziale pubblica realizzati dall’Erap a Ostra Vetere

Spopolamento che si contrasta non solo riqualificando le aree in degrado o il verde pubblico, ma anche i palazzi e gli appartamenti a disposizione della comunità locale, come ha tenuto a ribadire Maurizio Mandolini, dirigente dell’Ufficio comprensoriale dei servizi sociali, evidenziando l’incidenza positiva anche da un punto di vista sociale. Oltre all’aspetto abitativo, già di per sé importantissimo, il palazzo ha scantinati che sono stati ristrutturati e se non verranno ceduti a privati, potrebbero tornare nella disponibilità comunale come sede di associazioni o sale per incontri pubblici.

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