Senigallia

Legambiente setaccia le spiagge delle Marche per la troppa plastica: volontari anche a Senigallia

Il tratto sud della spiaggia di velluto nel mirino dei volontari dell'associazione ambientalista che ha censito centinaia di rifiuti così come in altri punti della regione

I rifiuti in plastica trovati dai volontari Legambiente delle Marche durante l'indagine Beach Litter
I rifiuti in plastica trovati dai volontari Legambiente delle Marche durante l'indagine Beach Litter

SENIGALLIA – C’è anche la spiaggia di Marzocca tra i punti dove i volontari di Legambiente Marche hanno trovato innumerevoli rifiuti, per lo più plastica. Il tratto di litorale a sud della città, infatti, è uno di quelli in cui si sono concentrati nell’ambito dell’indagine Beach Litter che ha permesso di fare il punto sul tema dell’inquinamento marino.

Oltre al tratto a Marzocca di Senigallia, Legambiente ha esplorato anche altre aree in tutta la regione Marche, compreso il lido di Sassonia tra Marotta e Fano e quello tra Marina di Montemarciano e Falconara Stazione, solo per rimanere nelle vicinanze. A questi si aggiungono poi Pesaro, Ancona e San Benedetto del Tronto per un totale di spiagge esaminate che supera i 22mila mq.

Con l’indagine “Beach Litter”, i volontari di Legambiente hanno trovato oltre 4.000 rifiuti di vario genere. Il 95,2% degli oggetti trovati è rappresentato da plastica, seguita da carta/cartone (1,9%), tessili (0,8%), vetro/ceramica e metallo (entrambi 0,7%), legno trattato/lavorato e gomma (entrambi 0,3%).

retini in plastica sulla spiaggia di Senigallia
retini in plastica sulla spiaggia di Senigallia

A guidare la top ten dei rifiuti spiaggiati più trovati, i piccoli pezzi di plastica da 2,5cm fino a 50 cm, che costituiscono il 77,8% dei rifiuti. Secondo posto per reti o sacchi per mitili o ostriche (calze) (3,1%), contro cui si erano schierati anche gli ambientalisti di Senigallia delle associazioni “Amici della foce del fiume Cesano” e “Gruppo Società e Ambiente”.

Medaglia di bronzo per il polistirolo (2%). A seguire, bottiglie e contenitori di plastica per bevande (1,7%), tappi, coperchi e anelli di plastica (1,5%), bicchieri, cannucce, posate e piatti di plastica (1,4%). Infine, bottiglie e contenitori plastica (non per bevande) (0,9%), frammenti di carta (0,8%), materiale da costruzione (0,8%) e buste, sacchetti e manici di plastica (0,6%).

Proprio per combattere questa dispersione di rifiuti (soprattutto in plastica ma non solo) nell’ambiente e in mare, sono state attivate da tempo campagne di sensibilizzazione a livello nazionale e regionale, a cui si è aggiunta la recente approvazione all’unanimità in Consiglio regionale delle Marche della legge n. 204/18Disposizioni regionali per favorire la riduzione in mare e sulle spiagge dei rifiuti plastici”. Tra i punti cardine della norma, l’introduzione della raccolta differenziata nei porti, incentivi per il recupero di rifiuti pescati accidentalmente, il contrasto all’abbandono in mare di attrezzi dismessi ed infine un nuovo ruolo previsto per i pescatori, che diventeranno veri e propri custodi e guardiani del mare.

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