Senigallia

Le strade comunali di Corinaldo in via di riclassificazione

Iniziato un percorso in 1^ e 2^ commissione per eliminare dubbi e incertezze relative alla manutenzione delle vie cittadine e periferiche. Principi: «sicurezza ma anche aspetti turistici»

Una delle strade secondarie di Corinaldo
Una delle strade secondarie di Corinaldo

CORINALDO – La riclassificazione delle strade comunali è stata al centro di un importante lavoro dell’amministrazione corinaldese che ha visto l’intervento congiunto di maggioranza e minoranza nella 1^ e 2^ commissione. Da mesi infatti si sta cercando di risolvere un’annosa questione che parte dall’esigenza di definire con maggiore chiarezza lo stato del patrimonio stradale comunale. Lo scopo, oltre alla chiarezza sulla carta, è poi di poter passare ad attività di realizzazione o manutenzione delle strade senza le varie interpretazioni tecniche sui casi singoli che poi rendono più difficile qualsiasi concertazione. 

Dunque nessuna incertezza in futuro. Il patrimonio stradale corinaldese potrà essere dunque classificato in maniera omogenea sotto la medesima etichetta grazie a un importante lavoro di ricognizione puntuale effettuato dall’ufficio tecnico comunale assieme al geom. Raffaele Paniconi.

La nuova proposta di riclassificazione del patrimonio di strade di Corinaldo ha riguardato sia le strade comunali (primarie e secondarie), sia i tracciati “demaniali” non inseriti nell’elenco delle strade comunali. I tracciati demaniali sono stati suddivisi in quattro sottogruppi al fine di identificarli rispetto allo stato attuale in: strade “percorribili esistenti”, strade “inesistenti coltivabili”, strade “non percorribili ma esistenti sul posto”, strade “esistenti sul posto ma non in cartografia”.

Il tema verrà affrontato, dopo le commissioni congiunte del 6 agosto, in consiglio comunale, per definire linee di indirizzo chiare per le attività future sulle strade. «Dentro questo tema – ha detto il sindaco di Corinaldo Matteo Principi – ci sono aspetti turistici, paesaggistici, comunitari e di sicurezza. Il lavoro che stiamo portando avanti insieme è un lavoro fondamentale. Oggi e per il futuro».

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