Senigallia

Il Lago dei Cigni sul palco della Fenice

Il più emozionante tra i balletti classici sarà in scena il 14 Dicembre al teatro di Senigallia. Incantevoli le coreografie e i costumi

SENIGALLIA – Fenice di Senigallia pronta per ospitare, venerdì 14 dicembre, il Lago dei Cigni. Il più emozionante tra i balletti classici approda al teatro di Senigallia. In scena l’incanto delle coreografie e dei costumi di uno dei corpi di ballo più famosi al mondo.

La trama, decisamente romantica, racconta la storia della principessa Odette che un perfido sortilegio del malefico mago Rothbart, a cui la principessa ha negato il suo amore, costringe a trascorrere le ore del giorno sotto le sembianze di un cigno bianco. La maledizione potrà essere sconfitta soltanto da un giuramento d’amore. Il principe Sigfrid si mette alla caccia di Odette, se ne innamora e promette di salvarla. Ad una festa nella Corte del Principe Sigfrid, il mago presenta sua figlia che ha assunto le sembianze di Odette, e che, convinto di trovarsi al cospetto della sua amata, le giura eterno amore. A quel punto il mago rivela la vera identità della fanciulla e Odette, destinata alla morte, scompare nelle acque del lago. Sigfrid, disperato, decide di seguirla: è proprio questo suo gesto a rompere l’incantesimo consentendo ai due giovani innamorati di vivere per sempre felici.

Lago dei Cigni

Con questa  versione de Il Lago dei Cigni, il Balletto di San Pietroburgo ha voluto mantenere intatte le coreografie originali, riproponendo un’autentica versione dell’opera creata per il Teatro Mariinsky. Le scenografie si rifanno alla Corte Imperiale Russa di quel periodo, inserendo realtà storica e fantasia gotica. Le scene del I e del III Atto presentano uno stile classico fiabesco, quasi magico, mentre il II e IV atto  cioè Il lago, ha un ambiente mistico, quasi lunare, dove si alternano attimi tenebrosi e giochi di ombre e luci.

Il lago dei cigni rappresenta la perfetta unione di coreografia e musica ed è diventato sinonimo del balletto stesso e fonte d’ispirazione per generazioni e generazioni di ballerini, nonché emblema della cultura popolare.

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