Senigallia

La Vigor non si iscriverà al prossimo campionato di Promozione

Ad un passo dal centenario la società del Presidente Mandolini getta la spugna, Mangialardi: « Un momento molto triste per la storia calcistica della città»

SENIGALLIA – La Vigor Senigallia non si iscriverà al prossimo campionato di Promozione, sembra impossibile, ma è così. La squadra del Presidente Valentino Mandolini cessa così la sua attività.

La storica squadra di calcio cittadina a pochi passi dal centenario getta la spugna, impossibile andare avanti, le difficoltà e le passività economiche che da tempo gravavano sui bilanci rossoblu erano diventate insostenibili, troppo difficili da affrontare.

Intendiamoci, non che non fosse nell’aria da anni, ma l’ufficialità è un macigno davvero pesante per i tifosi senigalliesi che negli ultimi anni non hanno certo assistito a gioie indimenticabili, mancava solo l’ufficialità, da giorni sui social le voci si erano fatte insistenti e la malinconia ha preso il sopravvento.

Resta la magra soddisfazione di un’ultima stagione meravigliosa da parte di un tecnico davvero capace come Antonello Mancini e da un gruppo di ragazzi che hanno sfiorato l’Eccellenza mossi solo dall’amore per quei due colori e per questo sport.

Sulla questione interviene anche il sindaco Maurizio Mangialardi che afferma :«L’annuncio che la Vigor Senigallia non si iscriverà al prossimo campionato di Promozione segna un momento molto triste nella storia calcistica della nostra città, conseguenza di diverse contingenze di ordine economico, sociale e sportivo. Una storia che, con grande dispiacere, sembra chiudersi dopo quasi cento anni, rischiando di cancellare un secolo di passione e amore per quei colori che, al di là della categoria, hanno saputo unire la città sotto un’unica bandiera, regalando sogni e forti emozioni agli sportivi senigalliesi. Nonostante i segni lasciati sul territorio, l’auspicio è che l’eredità sportiva e ideale della Vigor possa essere al più presto raccolta da nuove energie imprenditoriali per provare a recuperare e a dare un futuro a quello che, in fondo, resta un patrimonio sportivo della città».

Di certo infatti,  il calcio in città non è morto, altre idee, altri progetti stanno venendo fuori, ma una cosa è certa, se lo sport, nel suo valore più sano e profondo vale ancora qualcosa, Senigallia ha perso un pezzo importante della sua storia.

 

 

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