Senigallia

Dopo la petizione sull’ospedale, Energie per Senigallia, Lega Nord e Fratelli d’Italia parlano di sicurezza, islam e famiglia

Magdi Cristiano Allam, Povia, Gianfranco Amato, Gianni Tonelli sono solo alcuni degli ospiti che Energie per Senigallia ha convocato per i prossimi mesi

I rappresentanti di Energie per l'Italia, Fratelli d'Italia e Lega Nord Senigallia
I rappresentanti di Energie per l'Italia, Fratelli d'Italia e Lega Nord Senigallia

SENIGALLIA – Il centrodestra senigalliese – o perlomeno, parte di esso – si mobilita su temi che recentemente sono stati al centro del dibattito cittadino: sanità, sicurezza, famiglia, integrazione, minori, cultura, turismo, ambiente e Islam. E lo fa organizzando le prime mobilitazioni e iniziative che vedono l’associazione politico-culturale “Energie per Senigallia” in movimento assieme a Lega Nord e Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale e, per quanto riguarda la sanità, anche al “Comitato a difesa dell’Ospedale di Senigallia e della salute del territorio” e all’Unione Nazionale Consumatori Marche.

Si tratta di una prima serie di iniziative per vivacizzare il dibattito locale e non solo, che toccano temi delicati e dibattuti da tempo ma complessi e difficilmente esauribili con momenti ‘spot’. Proprio uno di questi momenti spot – che Massimo Bello, Davide Da Ros e Marcello Liverani, rispettivamente presidente di Energie per Senigallia, consigliere comunale della Lega Nord e coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia hanno criticato – è l’atto approvato dal consiglio comunale quasi all’unanimità sulla sanità e sull’ospedale di Senigallia. Un ordine del giorno votato a inizio settembre con il quale si chiedevano certezze dalla Regione e dall’Asur Marche circa il mantenimento dell’Utic (l’unità di terapia intensiva cardiologica), ma al quale non sono seguiti atti ufficiali né determine o delibere in tal senso dall’Asur che potessero quindi far stare tranquilli i senigalliesi. Come invece accaduto a Jesi.

«Sulla sanità si è discusso molto con incontri, convegni, iniziative e dibattiti. Noi, assieme alla Lega nord e a Fratelli d’Italia-An di Senigallia, al Comitato per la difesa dell’ospedale e all’Unione Nazionale Consumatori, abbiamo – spiega Bello – promosso una petizione contro il declassamento dell’ospedale consegnata ieri mattina con quasi 3mila firme al presidente dell’Assemblea Legislativa Regionale Antonio Mastrovincenzo e al presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli. Di fronte al fallimento e all’inadeguatezza dell’ordine del giorno approvato dal consiglio comunale che non ha sortito alcun effetto, ci siamo mobilitati bypassando gli enti locali che da tempo ormai non battono i pugni sul tavolo. Mentre a Jesi l’utic è stata dichiarata recentemente salva, qui a Senigallia non si fa nulla, eccezion fatta per atti assolutamente inutili e frutto di compromessi, con il solo fine non di difendere la sanità della spiaggia di velluto e della vallata del Misa, ma solo per tenere tutti tranquilli».

La petizione a tutela del presidio sanitario senigalliese, che copre anche il territorio delle vallate Misa e Nevola e che risponde alle esigenze di un territorio che d’estate triplica gli utenti, è stata consegnata poi anche al presidente della commissione regionale sanità Fabrizio Volpini, alla vicepresidente Elena Leonardi, al direttore generale Asur Marche Alessandro Marini, al direttore dell’Area Vasta 2 Maurizio Bevilacqua, nonché al sindaco Maurizio Mangialardi. Nel testo della petizione si chiede che venga revocata ogni decisione o atto amministrativo che possa depotenziare o declassare l’ospedale di Senigallia, nonché che vengano ridefiniti con la popolazione vallivo la programmazione, i servizi sanitari e tutte le eventuali iniziative.

Ma le associazioni non si sono fermate qui: dopo che la petizione è stata consegnata (a cui seguirà l’imminente interrogazione in consiglio regionale proposta da FdI tramite Elena Leonardi), Energie per Senigallia, Lega Nord e Fratelli d’Italia hanno messo in piedi altre iniziative per le prossime settimane. Incontri in cui si parlerà di sicurezza, integrazione, islamismo.
Nel primo appuntamento, che sarà all’auditorium San Rocco di piazza Garibaldi il prossimo 21 dicembre, parteciperà Magdi Cristiano Allam con il quale si affronterà il tema islam e terrorismo: cosa sappiamo davvero sull’islam e sul suo profeta Maometto? Davvero si parla di inimicizia verso ebrei e cristiani, di inferno per i miscredenti, di superiorità dell’uomo sulla donna e di esaltazione verso la “guerra santa”?

Nella seconda iniziativa, fissata per gennaio (ma la data ancora non è stata resa nota) interverrà Gianni Tonelli, rappresentante sindacale del Sap, Sindacato autonomo di polizia, per parlare di sicurezza, immigrazione, parcheggiatori abusivi e altre questioni.

Nel terzo appuntamento, infine, fissato per il prossimo 15 febbraio 2018, saranno ospiti e relatori il cantautore Povia e l’avvocato Gianfranco Amato per un incontro tra musica e parole (titolo: Invertiamo la rotta, contro la dittatura del pensiero unico) su ciò che non viene detto né comunicato tra i mass media in tema di famiglia, difesa della vita e diritto inalienabile all’educazione dei figli.

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