Senigallia

Jacopo Fo domani al “Sementi Festival” a Corinaldo

Due giorni di appuntamenti gratuiti, conferenze, tavole rotonde, yoga, performance, concerti, laboratori per bambini e spettacoli di danza itineranti per le vie del borgo gorettiano. Tra i protagonisti anche il dottor Franco Berrino, medico epidemiologo di fama internazionale

Jacopo Fo

CORINALDO – Jacopo Fo non è solo il figlio del premio Nobel alla letteratura Dario Fo e dell’attrice Franca Rame, ma è un attore, scrittore, blogger, fumettista, regista e sopratutto una persona con cui non smetteresti mai di parlare. Lo abbiamo raggiunto al telefono nella sua Alcatraz, un ecovillaggio solare in Umbria, dove il cellulare ha poco campo e Jacopo, in preda ad una crisi di starnuti, cerca di spiegarci com’è arrivato al “Sementi Festival” dove domani salirà sul placo per uno spettacolo-conferenza. Per lui sarà la prima volta a Corinaldo. Lui ci spiega a 65 anni, come cerca di vivere la sua vita al meglio, perchè i problemi a volte rafforzano ed è sempre bene affrontarli. Nutrirsi è importante, ma lo è ancora di più nutrire la propria mente.

Ci racconta un po’ lo spettacolo che andrà i scena domani?
«Cerco di raccontare la nevrosi che a volte viene quando si parla di cibo. Ad esempio prima ci hanno fatto credere che mangiare legumi cotti facesse bene, poi sono arrivati i crudisti che sostenevano che una volta tutto veniva consumato crudo e che quindi non era sano mangiare cibi cotti. Se stai dietro tutto impazzisci».

Ma qual è la “ricetta” giusta?
«Non credo la abbia nessuno. Noi ad Alcatraz abbiamo un principio di vita e cibo sano che mettiamo a disposizione delle persone che vengono».

Un luogo creato da lei?
«Si, abbiamo messo il primo mattone nel 2011, adesso si può trascorrere una vacanza nel verde tra ettari di boschi, mangiare cibo biologico».

Come mai la scelta di seguire un percorso come questo?
«Ho avuto sempre problemi di salute, non gravissimi. Ho cercato di vivere in modo sano, di fare cose che mi facessero sentire bene. Mangiare bene e fare una vita sana è importante, ma bisogna nutrire la mente. Mio padre mangiava un sacco di schifezze, ma anche tanta arte ed è arrivato a 90 anni».

Quindi la soluzione è imparare a convivere con i propri problemi?
«In un certo senso si, ma bisogna sempre nutrire la mente. Hanno scoperto che avere rapporti con altre persone fa stare meglio. E poi, affrontare un problema rende più forti. Tutte cose che si sentono dire ma è assurdo pensare che tutto vada bene, esiste la sfiga cosmica».

Smontiamo il falso mito di “volere è potere”…
«Ci sono cose contro cui non puoi proprio niente, come un lutto. Bisogna diffidare da chi “vende” falsi paradisi, non esistono. Ma si può cercare di stare meglio, con se stessi, trovando interessi, ripeto l’arte nella vita di una persona è fondamentale».

Nella sua vita l’arte ha un posto importante…
«Si e come faccio con l’arte cerco di dare spazio alle cose che mi fanno stare bene, che mi danno forza. Vivere una vita affossata non ha senso».

Per lei è la prima volta a Corinaldo?
«Si, non sono mai stato. Mi hanno detto che è un borgo molto bello e vengo volentieri».

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