Senigallia

Alla fondazione Città di Senigallia inaugura la Rsa per non autosufficienti

Il presidente dell'ente ha lanciato un appello alle istituzioni politiche e sanitarie locali perché la Regione sblocchi le risorse promesse e previste dal contratto: «Il mio è un grido di dolore»

L'inaugurazione del nuovo modulo di Rsa alla fondazione Città di Senigallia
L'inaugurazione del nuovo modulo di Rsa alla fondazione Città di Senigallia

SENIGALLIA – C’erano le autorità civili, politiche e sanitarie locali, sabato 5 dicembre, alla fondazione Città di Senigallia per l’inaugurazione del nuovo modulo di rsa per persone del territorio non autosufficienti. Un piccolo momento di festa per la comunità cittadina dopo l’accreditamento avvenuto nei giorni scorsi del nuovo servizio per l’intera vallata.

Nel suo discorso il presidente della fondazione Città di Senigallia Michelangelo Guzzonato ha ripercorso la storia della sanità degli ultimi anni ricordando la chiusura di alcuni ospedali periferici e l’attivazione delle rsa prima a Corinaldo e poi a Senigallia: «Con l’accreditamento di questo nuovo modulo di rsa per 17 posti letto – ha dichiarato – si conclude un cantiere iniziato con l’acquisto e la risistemazione della nuova palazzina, proseguito con l’implementazione tecnologica dei servizi a favore della collettività e ora con questo presidio a tutela della popolazione non autosufficiente».

L'intervento del presidente della fondazione Città di Senigallia Michelangelo Guzzonato
L’intervento del presidente della fondazione Città di Senigallia Michelangelo Guzzonato

Guzzonato ha voluto poi ringraziare tutti coloro che si sono impegnati per far sì che questo percorso divenisse realtà: tra questi l’ex sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi, l’ex presidente della commissione regionale sanità Fabrizio Volpini e l’ex presidente del consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo. «Ma anche l’intero consiglio comunale della precedente consiliatura per il dialogo e continuo confronto sia con la maggioranza che con la minoranza». E poi all’ambito territoriale sociale n.8 e al distretto sanitario locale per il percorso fatto che ha portato, al termine del mandato di presidente e Cda, a implementare i servizi per la comunità.

Non è mancato un appello perché le istituzioni politiche e sanitarie locali si facciano intermediarie verso la Regione Marche e che quest’ultima sblocchi le risorse previste. «Questa è una bella macchina – ha spiegato il presidente della fondazione Città di Senigallia – e oggi abbiamo ottenuto la patente di guida: ma per continuare a viaggiare serve la benzina. Il mio è un grido di dolore perché abbiamo investito tanto per ottimizzare i servizi per i nostri 59 ospiti ma ora serve che la Regione ci venga incontro».

L'intervento del direttore del distretto sanitario di Senigallia Alessandro Marini
L’intervento del direttore del distretto sanitario di Senigallia Alessandro Marini

Il sindaco di Senigallia Massimo Olivetti ha voluto impegnarsi in prima persona in questa sfida promettendo una interlocuzione costante con la Regione: «Speriamo che la fondazione possa avere le risorse necessarie per sopravvivere perché questa è una ricchezza per l’intera comunità, da difendere senza se e senza ma. Speriamo anche che non si verifichino ritardi né difficoltà come negli anni scorsi».
Anche il direttore Alessandro Marini ha affermato che il distretto sanitario «farà la sua parte perché i frutti di questo impegno che la fondazione Città di Senigallia ha messo in campo possano essere goduti dalla comunità».

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