Senigallia

Guardia notturna e turni di lavoro, il Cimo presenta un esposto alla Procura

Secondo il segretario regionale del sindacato dei medici, Moretti sarebbero diverse le violazioni delle norme, più volte segnalate ma senza risposta dai vertici Asur

SENIGALLIA – Un esposto alla Procura della Repubblica di Ancona è stato redatto dal sindacato dei medici Cimo (Confederazione Italiana Medici Ospedalieri). Un atto di cui si parlava già da tempo, presentato come ultima spiaggia di fronte ad alcune situazioni che si protraggono senza soluzione, come la guardia notturna o i turni di lavoro, e che riguardano l’ospedale della spiaggia di velluto come altri nosocomi dell’area vasta 2.

Ad annunciarlo è il segretario regionale del Cimo Luciano Moretti, che dopo l’assemblea di Senigallia cita gli atti normativi e i regolamenti con cui sono istituiti i servizi obbligatori di guardia notturna in alcuni dipartimenti (come quello medico e chirurgico) e in generale la copertura medica dell’attività ospedaliera H24 nelle unità operative complesse del Dipartimento di Emergenza e Urgenza degli ospedali sedi di DEA di 1° livello come quelli dell’Area vasta 2.

Negli ospedali di Senigallia, Jesi e Fabriano – si legge nell’esposto presentato dal Cimo – «in violazione della normativa DGR Marche n° 382 del 9.03.2009, non è stato attivato dalla direzione di Area Vasta 2 né dalla direzione sanitaria il servizio di guardia notturna chirurgica nel dipartimento chirurgico e che pertanto i pazienti ricoverati nel dipartimento chirurgico a Senigallia, Jesi e Fabriano non dispongono di notte dalle 20 alle 8 della presenza di un medico di area chirurgica e che la reperibilità notturna viene svolta spesso da un solo dirigente chirurgo».

Moretti aggiunge inoltre che nei tre ospedali di rete dell’AV2 non ci sarebbe nemmeno la guardia notturna con medico a ciò dedicato dalla Medicina d’Urgenza (murg), il che costringerebbe uno dei due medici del pronto soccorso ad «abbandonare il suo posto di lavoro assegnatogli nell’ambulatorio del proprio pronto soccorso per andare a fare le visite ai degenti nei vari reparti del dipartimento medico, allungando inoltre i tempi di attesa dei pazienti che attendono di essere visitati al pronto soccorso».

Una situazione che esporrebbe i medici anche a gravi responsabilità penali i medici, così come non sarebbero esenti da rischi sia per i medici che per gli stessi pazienti i «reiterati e illegittimi turni di reperibilità notturna pediatrica per i dirigenti pediatri» di Senigallia e Jesi che devono far fronte alla situazione di Fabriano.

A tutto ciò si aggiunge infine che ad oggi non è stato predisposto dalla direzione di AV2 il regolamento sull’orario di lavoro previsto dalla delibera ASUR N.° 834 del 27.11.2015 né è stato predisposto il piano annuale per l’emergenza urgenza per gli anni 2016, 2017 e 2018.

Situazioni che non consentirebbero di gestire adeguatamente il rischio connesso alle cure mediche e alla sicurezza di utenti e professionisti, con possibili gravi conseguenze per l’Asur in caso di contenziosi e condanne. Più volte segnalate dallo stesso sindacato Cimo ma rimaste sempre senza risposta, hanno per ora causato questo esposto perché «si provveda ad assumere i provvedimenti del caso si valuti se siano ravvisabili rischi e danni alla popolazione».

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