Senigallia

Goldengas non ancora pervenuta, Foglietti: «Dobbiamo cominciare a giocare di squadra o sarà sempre questo il finale»

Ad Ortona un'altra occasione buttata via dal team senigalliese ed ora contro Giulianova è tempo di immediato riscatto per non rischiare di perdere altri treni importanti, Il coach chiede di più ai giocatori con maggiore carisma

Un time out della Goldengas
Un time out della Goldengas

SENIGALLIA – La Pallacanestro Senigallia proprio non ingrana, questo inizio di campionato non sarà ricordato negli annali per essere uno dei più felici, tutt’altro…

La compagine senigalliese fatica dannatamente a segnare ed anche la difesa subisce troppo in relazione ai punti messi a referto. In quattro partite non raggiungere mai quota 70 punti la dice lunga sulle difficoltà dei biancorossi, che finora in fase offensiva si sono appellati alla grinta di Giampieri e alle iniziative individuali di Tortù.

La vittoria contro Teramo poteva essere uno spartiacque importante, ad Ortona invece, la Goldengas ha perso un’occasione importante per sbloccarsi fuori casa, non solo perchè gli abruzzesi erano in evidente difficoltà di roster, due elementi chiave fuori e ben 4 giocatori (Malfatti, Martino, Marchetti e Martelli) in campo per tutti i 40 minuti di gioco, ma soprattutto per il fatto che i biancorossi hanno condotto per lunghi tratti la gara raggiungendo la doppia cifra di vantaggio.

Purtroppo adesso il calendario mette di fronte alla Pallacanestro Senigallia un’altra trasferta davvero insidiosa, il Giulianova Basket dell’ex Bastone reduce da una sconfitta in quel di Fabriano.

Seppur con un roster di categoria, composto da giocatori di ottimo livello con trascorsi importanti, la Pallacanestro Senigallia non ha ancora trovato continuità perciò deve quanto prima assestarsi, trovare un equilibrio e giocare più di squadra.

Nulla di irrimediabile, ma quando il trend diventa negativo non sempre è facile rialzare la china. Un pensiero esposto anche da coach Foglietti nel dopo partita di Ortona: «La We’re aveva problemi di roster con un paio di giocatori infortunati, noi  abbiamo permesso ai nostri avversari di tenere in campo quattro giocatori per quaranta minuti e invece di andare dentro, metterci energia, magari prendere dei falli, abbiamo preferito ‘spadellare’ da tre punti – afferma il tecnico pesarese con grande durezza e amarezza – Abbiamo avuto anche una pessima percentuale ai tiri liberi. In settimana avevamo parlato dei tiratori di Ortona e volevamo fargli mettere la palla a terra piuttosto che farli tirare, invece abbiamo concesso tanti tiri puliti.

Partiamo sempre bene poi quando è ora di allungare, di decidere la partita, invece di fare qualcosa di importante a livello di squadra cominciamo con le forzature.

Ci manca qualcosa dai giocatori importanti, però se non riusciamo a capire che quando l’altra squadra viene fuori dobbiamo stringere i denti e cercare di giocare insieme con la testa le partite avranno sempre lo stesso cliché».

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