Senigallia

Giovane corinaldese vittima di truffa: spariti 12 mila euro dal conto

Finto impiegato usava un numero che risultava provenire dalla banca di cui è cliente. Altro caso a Montemarciano: coppia di coniugi riesce però a far denunciare un 52enne di Porto Recanati

I controlli dei Carabinieri di Senigallia
I controlli dei Carabinieri di Senigallia

CORINALDO – In tempo di erogazione di contributi e conti correnti da comunicare, il finto impiegato dell’Inps o il finto operatore di banca torna a essere una truffa molto in voga, così come quando in quarantena si facevano trovare pronti i finti volontari delle varie associazioni. Se il buon senso a volte basta per evitare un raggiro, altre volte servono anche alcuni controlli: sono queste le due truffe, tentate o avvenute nei giorni scorsi, con vittime a Montemarciano e Corinaldo.

Il primo caso è proprio quello di una giovane donna di Corinaldo la quale proprio oggi, 1° giugno, ha denunciato ai carabinieri della locale stazione di essere stata vittima di una truffa. Tramite un sms sul cellulare, il cui mittente sembrava essere quello della filiale presso la quale è cliente, la donna è stata avvertita di un accesso sospetto al suo conto corrente: per bloccarlo le è stato chiesto di accedere a un sito internet ed inserirvi i propri dati personali e del proprio conto. Il secondo passo è stato quello di ricevere una telefonata e poi alcuni sms da un numero sempre riconducibile alla banca di cui è cliente. 

Questo meccanismo ha in pratica dato fiducia alla donna che ha consapevolmente comunicato dei codici all’uomo, non sapendo che era un truffatore. Con la scusa di riavere i soldi indietro, la giovane stava di fatto autorizzando operazioni dal suo conto corrente. Alla fine della storia, all’appello mancavano circa 12 mila euro. Un truffa molto diffusa poiché tramite alcuni siti, si riescono facilmente a mascherare i numeri da cui provengono telefonate e sms.

Altra truffa che si sta diffondendo in questo momento è la tecnica dei finti funzionari Inps. Le vittime sono una coppia di pensionati, residenti a Montemarciano, i quali, nella scorsa settimana, hanno ricevuto sul numero fisso della loro abitazione varie telefonate da un sedicente dipendente dell’istituto di previdenza sociale su alcune agevolazioni per ottenere dei prestiti, fissando due appuntamenti poi proprio nell’abitazione dei due coniugi per poter parlare dell’offerta. Insospettiti, i due hanno allertato i carabinieri che si sono presentati al secondo incontro fermando il raggiro dell’uomo, ben vestito e dai modi gentili. 

Portatolo in caserma per gli accertamenti, il truffatore è risultato essere un 52enne residente a Porto Recanati, che lavora come agente di commercio. Dalle verifiche effettuate è emerso che già in passato si era reso responsabile di alcune truffe, commesse nella zona di residenza, ai danni di ignari cittadini, ai quali aveva promesso investimenti convenienti, ricevendo somme di denaro mai restituite. L’obiettivo del truffatore era verosimilmente quello di attivare operazioni finanziarie, all’insaputa dei destinatari, al fine di riceverne la provvigione: una tecnica simile a quella denunciata alcuni mesi fa ad Ostra Vetere. L’uomo è stato denunciato per truffa.

«È importante prestare particolare attenzione a tutte le telefonate sospette che giungono ai cittadini – spiega il capitano della compagnia dei carabinieri di Senigallia Francesca Romana Ruberto – durante le quali vengono proposte attività di investimento o finanziamento, senza che ci sia stata alcuna iniziativa o richiesta da parte dell’utente. Inoltre bisogna diffidare da chi mostri interessa a dialogare con i clienti presso le loro abitazioni: tale procedura, non utilizzata dalle agenzie di credito, né dall’Inps o dalle banche, serve solo ai truffatori – conclude – per agire indisturbati nelle abitazioni delle ignare vittime».

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