Senigallia

Striscione foibe e fascismo, critiche su critiche a Senigallia e non solo

La scritta lasciata davanti l'ufficio di presidenza del consiglio comunale sta suscitando polemiche dal centrodestra. FdI: «clima inaccettabile»

Lo striscione su foibe e fascismo apparso sotto al Comune di Senigallia
Lo striscione su foibe e fascismo apparso sotto al Comune di Senigallia

SENIGALLIA – Non si placano le polemiche, tutte dal centrodestra, sullo striscione “Le foibe sono piene di bugie fasciste” appeso davanti l’ufficio della presidenza del consiglio comunale di Senigallia. Dopo l’intervento del coordinatore regionale FdI Prisco che ha parlato di «vergognoso striscione negazionista delle Foibe» e di «clima inaccettabile», si sono susseguite dichiarazioni su dichiarazioni da parte di esponenti locali e non solo.

A Massimo Bello, presidente del consiglio comunale, va la vicinanza di tutto il partito di Fratelli d’Italia, a cominciare dal capogruppo alla Camera Francesco Lollobrigida. Dell’accaduto è anche stata informata Giorgia Meloni. La sezione senigalliese di Fdi sostiene che si tratti di «uno striscione intimidatorio, oltraggioso e diffamatorio nei confronti del presidente Bello (FdI), dell’istituzione che rappresenta e della sua persona perpetrato da gruppi, che si riconoscono nell’antifascismo militante, così come riportato anche sui canali social».

Il vicino circolo Fdi di Trecastelli definisce «inqualificabile» lo striscione ed «esecrabile» il gesto che «merita assoluta condanna e rispetto al quale si auspica che le autorità competenti riescano a far luce». «C’è ancora chi soffia il vento dell’odio nel giorno del ricordo – spiega il coordinatore Nicola Peverelli – che dovrebbe rappresentare un momento di pacificazione, di condivisione dei valori costituzionali e di unità al pari di ogni ricorrenza che ha profondamente e drammaticamente segnato la vita della nostra nazione».

Piena solidarietà al presidente del consiglio comunale arriva anche dagli altri partiti di governo della città: Lega, Forza Italia e lista La Civica che parlano di «deprecabile gesto». L’assessora alle finanze Ilaria Bizzarri (Fdi) ha commentato duramente l’episodio: «La storia va studiata, senza saltare nemmeno una pagina. Se si “studia” solo quello che fa comodo, poi accadono cose come questa. Non ci sono vittime di serie b e chi sostiene il contrario non dovrebbe definirsi “antifascista” ma solo ignorante».

«Confidiamo nel lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura – concludono dal gruppo consiliare Fratelli d’Italia – per assicurare i colpevoli alla giustizia e ci auguriamo, allo stesso tempo, che in Italia prevalga la memoria condivisa su chi invece alimenta odio politico, negazione della storia e delle libertà fondamentali». Al momento non sono stati aperti fascicoli in Procura: i carabinieri stanno cercando di fare luce sull’episodio, visionando anche le poche videocamere di sicurezza presenti in zona.

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