Senigallia

«Il giorno della memoria sia pane quotidiano per una comunità libera e accogliente»

Svolta a Senigallia l'ultima iniziativa della serie prevista per il Giorno della Memoria: in onda su Radio Duomo i podcast di alunni e alunne delle scuole Fagnani e Mercantini

La diretta su Radio Duomo Senigallia dell'iniziativa realizzata dai giovani e dalle giovani delle scuole Fagnani e Mercantini sul giorno della memoria
La diretta su Radio Duomo Senigallia dell'iniziativa realizzata dai giovani e dalle giovani delle scuole Fagnani e Mercantini sul giorno della memoria

SENIGALLIA – Non si fermano le iniziative per il Giorno della Memoria, promosse dal comitato creato ad hoc di cui fanno parte il Comune, la Comunità Ebraica, la Diocesi di Senigallia, la Scuola di Pace “Vincenzo Buccelletti” e la Fondazione Gabbiano. Ieri è andata infatti in onda su Radio Duomo Senigallia/In Blu (95.2 MHz FM) una puntata speciale con la programmazione dei podcast che i giovani e le giovani studentesse delle scuole secondarie di primo grado Fagnani e Mercantini di Senigallia hanno realizzato per il 27 gennaio ma che non era stato possibile mandare in onda integralmente per ragioni di tempo.

L’idea della diretta radiofonica, con tanto di collegamento video tra le classi, è venuta a Laura Mandolini, animatrice instancabile del Comitato per il Giorno della Memoria. Ma il risultato, beh quello è merito proprio di alunni e alunne che in questo progetto hanno messo anima e corpo. Ne è venuto fuori uno spazio di intrattenimento colto, profondo e vivace, come solo i ragazzi di quell’età sono capaci di essere, che da un lato ha piacevolmente stravolto il palinsesto mattutino di Radio Duomo, dall’altro ha riportato la radio nelle case, nelle scuole e nella quotidianità degli ascoltatori, dei genitori e degli stessi ragazzi.

Il filo conduttore di questo speciale è stato un dialogo immaginario con i protagonisti del film di Cladio Bisio, “L’ultima volta che siamo stati bambini”, per svelare l’orrore di ogni guerra e l’assurdità che ogni tipo di discriminazione, ieri come oggi, trascina con sé. Emozioni forti, rese ancora più concrete dall’intervista realizzata dai ragazzi ad Amos Zuares, che a sei anni fece la terribile esperienza del campo di concentramento in Libia. In mezzo la musica di oggi, una playlist anch’essa suggerita dagli alunni, che ha riavvicinato il tempo dei ricordi al presente. 

«Così la memoria – ha affermato Fabrizio Chiappetti, docente dell’istituto comprensivo Senigallia centro-Fagnani – non rimane solamente un evento da celebrare, ma un pane culturale quotidiano, che produce effetti nei rapporti personali come nel cantiere continuo della costruzione di una comunità libera e accogliente. Perché scegliere il bene, quando il male si traveste con gli abiti formali dell’indifferenza, non è sempre così facile».

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