Senigallia

Il giorno del risveglio opportunista

Giorgio Sartini, consigliere di Senigallia Bene Comune torna sull'alluvione dopo la conferenza stampa di Domenico Liso e Roberto Paradisi, legali di trenta alluvionati. Ancora nessun nome nel registro degli indagati

L'alluvione a Senigallia nel 2014

SENIGALLIA- Roberto Paradisi e Domenico Liso, legali di trenta alluvionati, avevano annunciato ieri la chiusura delle indagini e la mancata archiviazione avvalorando l’ipotesi di un processo.

I fatti

Dopo l’alluvione del 3 maggio 2014, evento catastrofico che aveva messo in ginocchio la zona nord della città, la Procura aveva aperto un fascicolo contro ignoti che ad oggi resta tale. Nessun nome figura ancora nel registro degli indagati.

L’attacco di Sartini

«Sembra che le indagini preliminari del processo relativo all’alluvione del 3 maggio 2014 siano al termine, il condizionale è d’obbligo perché, ad oggi, nessuno può dire che le indagini siano terminate, ad eccezione della Magistratura. Qualcuno invece si è risvegliato dal letargo in cui si era autoconfinato, al solo barlume di un possibile processo penale – spiega Giorgio Sartini – Devo dire la verità all’intera cittadinanza, l’unico che ha avuto la pazienza di attendere gli esiti del lavoro dei magistrati, la forza, la determinazione e l’onestà intellettuale di agire per ricercare la verità e collaborare con la Magistratura è stato il Coordinamento degli alluvionati, gli altri sono scomparsi da subito quando hanno visto che non era possibile prendere denaro da persone che erano state danneggiate. Oggi qualcuno sta provando a ritornare fuori: ma la città ha bisogno solo di soggetti che diano chiarezza.Vi invito quindi a non cedere alle lusinghe di qualcuno, perché costoro aspettano solo di curare i propri interessi e non quelli di persone messe economicamente in ginocchio dall’alluvione».

 

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