Senigallia

Giornata internazionale della donna, le iniziative a Trecastelli per l’8 marzo 2024

Dalla sensibilizzazione con le luci color mimosa sugli edifici alla prevenzione culturale con incontri e mostre: ecco il programma

Il villino Romualdo a Ripe di Trecastelli ospita il museo Nori de' Nobili
Il villino Romualdo a Ripe di Trecastelli ospita il museo Nori de' Nobili

TRECASTELLI – Si intitola “ Unica come Me – percorsi sulla parità di genere” la nuova campagna che la città promuove in occasione della giornata internazionale della donna 2024. Tra le iniziative ci sono momenti di sensibilizzazione sulla tematica e un progetto culturale che prenderanno corpo nel mese di marzo e nei primi giorni di aprile.

Si comincia venerdì 8 marzo, alle ore 18.30, quando verranno accese luci gialle (il colore della mimosa, fiore simbolo della giornata) su tre edifici della città: il villino Romualdo a Ripe, la torre malatestiana a Castel Colonna e l’ex sede comunale a Monterado. 

Sabato 16 marzo, alle ore 18.30, al museo Nori De’ Nobili si inaugurerà la mostra FE/Mail Art, messaggi di artiste internazionali, a cura di Chiara Diamantini e Simona Zava. Il nuovo progetto del centro studi sulla donna nelle arti visive contemporanee coinvolge un gruppo di note artiste nazionali e internazionali. La mostra ha il patrocinio della commissione per le pari opportunità tra uomo e donna della Regione Marche ed è visitabile fino al 12 maggio. 

Sabato 6 aprile, alle ore 18, sempre al villino Romualdo sede del museo De’ Nobili, incontro su nobildonne e regine a palazzetto Baviera con la presentazione del libro Palazzetto Baviera di Senigallia: la nobile famiglia e il Mito di Ercole, alla presenza dell’autrice Marina Mancini, docente e storica dell’arte. 

«Le iniziative promosse dalla campagna “Unica come Me – percorsi sulla parità di genere”, giunta alla sua terza edizione, nascono con l’intenzione di dare voce alle donne e tentano di creare uno spazio in cui si possano analizzare gli aspetti della vita delle donne di oggi e di ieri; in cui possa essere libera la denuncia, in ogni sua forma, dei soprusi, delle violenze, dei femminicidi; in cui si dialoghi sulle soluzioni  – dice l’assessora alla cultura Liana Baci –  Nella “voce” delle artiste del progetto espositivo che stiamo per inaugurare, ad esempio,  è racchiuso  il racconto sulle donne scritto da donne che cercano la strada verso una reale parità».

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