Senigallia

Dopo le case, furti anche nelle scuole di Senigallia. Critiche all’amministrazione

La Pascoli, la San Gaudenzio e la Marchetti nel mirino di malviventi per pochi spiccioli. Critiche da Campanile: «Cos'ha fatto finora l'amministrazione?»

Gennaro Campanile
Gennaro Campanile

SENIGALLIA – Dopo la scia di furti in appartamenti dislocati in varie zone della città, ora tocca alle scuole. È successo, ma ancora non v’è certezza, domenica pomeriggio, 17 dicembre, quando ignoti malviventi si sono introdotti nella scuola Pascoli, in centro storico, nella scuola secondarie di primo grado Marchetti in zona Saline e infine all’infanzia di San Gaudenzio, a Borgo Bicchia.

Scarso il bottino prelevato da un armadietto e dai distributori automatici: negli istituti scolastici non vengono più conservate chissà quali somme e i ladri (o il ladro) si son dovuti accontentare di pochi spiccioli. In compenso il danno è decisamente maggiore: tra porte e finestre rotte per poter entrare, si parla di circa quattro mila euro di danni.

Durante uno di questi episodi, un passante avrebbe visto un giovane scavalcare la recinzione della scuola della frazione di Borgo Bicchia e poco dopo vederlo uscire dall’altro lato del giardino, informandone le forze dell’ordine assieme a una descrizione dell’individuo. E potrebbe essere lo stesso autore per tutti e tre i colpi, anche se ancora informazioni precise non ve ne sono.

Critiche all’amministrazione comunale arrivano dal capogruppo di Amo Senigallia Gennaro Campanile: dopo tutto ciò che è successo nelle ultime settimane, compresa una rapina a mano armata al parco della Pace, «nasce il dubbio che si voglia nascondere la polvere sotto il tappeto. La sicurezza è stata un cavallo di battaglia da parte di chi governa oggi la città. Dopo circa 40 mesi che cosa è stato fatto? Il consulente per la sicurezza (ex autorevole componente della polizia municipale) è scomparso, le famose 200 telecamere che avrebbero dovuto controllare la città palmo a palmo sono uscite dai radar, il vigile di quartiere è rimasto una pubblicità ingannevole, le famigerate ronde sono rimaste (per fortuna) solo uno slogan elettorale, i pochi vigili urbani su strada sono impiegati a fare multe per divieto di sosta a pagamento. In compenso al porto sono stati installati i cancelli di accesso ai pontili degli yacht, un cancello anche sulla gradinata di accesso al municipio (dove esisteva già una pesante e robusta porta in ferro/vetro al termine), ripristinata qualche telecamera di sorveglianza preesistente. Un po’ pochino…».

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