SENIGALLIA – Alla fine si è capito il motivo, sospettabile già da prima ovviamente, che ha portato al dissidio tra i vertici provinciali di Fratelli d’Italia e i consiglieri comunali FdI Marcello Liverani e Davide Da Ros. Lo ha confermato Carlo Ciccioli, coordinatore provinciale del partito di Meloni, che ha parlato di «forte imbarazzo» per la questione della condanna dei due esponenti senigalliesi e di «etica» da rispettare.
L’eurodeputato meloniano ha affermato di essere «dispiaciuti per l’allontanamento da Fratelli d’Italia dei consiglieri comunali Marcello Liverani e Davide Da Ros, ma la nostra richiesta di una fase di pausa e riflessione da parte loro, dopo la recente condanna anche in appello per diffamazione nei confronti di una donna, mamma di due bambini per vicende familiari e personali, ci è sembrata una proposta corretta».
«Indubbiamente la vicenda, sulla quale non vogliamo assolutamente entrare nel merito, ci ha creato forte imbarazzo – continua Ciccioli. Non tanto per la polemica politica strumentale delle opposizioni, quanto perché è un episodio opaco e non nel nostro stile politico. I due consiglieri hanno ritenuto ciò un’intrusione e una lesione dell’autonomia del circolo di Senigallia. A nostro parere è doveroso da parte della segreteria provinciale intervenire quando si creano situazioni che rischiano di andare a ledere la linea politica e l’immagine del nostro partito».
Marcello Liverani per primo nel senigalliese ha lavorato per far crescere la visibilità e le adesioni a Fratelli d’Italia, e questo mette ancora più dispiacere secondo Ciccioli sull’allontanamento. «Ma esistono precise regole etiche e di linea politica, alle quali tutti noi siamo chiamati a rispettare. Al di là della condanna tale condizione è insormontabile. Prendiamo atto che comunque i due consiglieri entrati nel gruppo misto continueranno a sostenere la coalizione di centrodestra del sindaco Olivetti in Comune, e questo non può che farci piacere».
Per quanto riguarda il congresso comunale di FdI di Senigallia, l’incontro si terrà lo stesso e vedrà l’elezione di un nuovo presidente e un rinnovato consiglio direttivo.