Senigallia

Fotografia, l’insolito festival di Sanremo di Guido Calamosca

Cento scatti del fotografo di Senigallia racchiusi alla Piccola Galleria di Bologna: è “Sanremo Zeitgeist” a cura della giornalista Giorgia Olivieri

“Sanremo Zeitgeist” di Guido Calamosca: donna tra la folla
“Sanremo Zeitgeist” di Guido Calamosca: donna tra la folla

BOLOGNA – Una donna tra la folla davanti al teatro Ariston, le fan di Sandra Milo o una signora che tocca la statua di Mike Bongiorno, Vessicchio dietro le quinte in attesa che si accendano i riflettori del festival di Sanremo, il tavolo dell’ultima cena di Tenco o i ritocchi alla conclusione della kermesse.

C’è tutto questo e molto altro nella mostra che il fotografo di Senigallia Guido Calamosca ha inaugurato ieri, 20 gennaio, nel capoluogo emiliano. Cento scatti su tutto ciò che ruota attorno alla più nota sfida musicale italiana, racchiusi dentro i due mq della Piccola Galleria di via Marsala 31/d, a Bologna, città in cui Calamosca vive quando non scatta le foto al Summer Jamboree di cui è fotografo ufficiale dal 2014.

Si intitola “Sanremo Zeitgeist” l’esposizione appena inaugurata: quella di Guido Calamosca è una carrellata di immagini scattate a Sanremo, nelle strade della cittadina e nel teatro Ariston durante le edizioni 2017 e 2019 del festival a cui ha partecipato assieme alla fidanzata Giorgia Olivieri, giornalista freelance anche lei di Senigallia ma che in questo caso riveste il ruolo di direttrice artistica della Piccola Galleria, almeno per il momento e curatrice della mostra.

Non le solite immagini, in cui il palco, i cantanti e i musicisti sono sempre al centro della scena e ritratti in belle pose: nelle foto di Guido Calamosca i protagonisti sono i fan, gli operatori, le persone che gravitano attorno e dentro il teatro Ariston, la stessa città con le sue vetrine davanti a cui si radunano migliaia di persone in attesa del vip di turno, i cantautori nel momento meno adatto – come il momento esatto in cui Mahmood capisce di aver vinto il festival e ruota gli occhi -. In una parola: Zeitgeist, il clima ideale, culturale, spirituale che ruota attorno a Sanremo. E se i vip sono quasi sempre “protetti” dallo staff o da cappelli e occhiali da sole, le persone di Sanremo sono ritratte in pose spontanee, a volte sobrie e lontane dai riflettori, altre esuberanti e caotiche. Ma sono proprio queste le “spirito” del festival.

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Il caos di una città che per una settimana all’anno diventa il centro dell’attenzione degli italiani e non solo, grazie al festival di Sanremo, viene osservato e ripreso dal fotografo senigalliese, dando un’idea del clima che si respira. Ma il caos viene anche riprodotto in quei cento scatti ristretti in appena 2 mq che la curatrice ha scelto, posizionati tra un bar, un’amaroteca e la biblioteca dell’istituto dei beni culturali bolognese.

La mostra “Sanremo Zeitgeist” di Guido Calamosca – a cura di Giorgia Olivieri – rimarrà visitabile fino al 20 febbraio, a festival concluso. Polemiche non comprese.

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