Senigallia

Fondi per la disabilità, interrogazione a Gentiloni dopo la lettera delle sorelle di Senigallia

Presa di posizione della deputata di Senigallia Beatrice Brignone per far ripristinare i fondi per i disabili ridotti di 50 milioni di euro. Risorse che servono per garantire una vita dignitosa attraverso l'assistenza domiciliare

Elena e Maria Chiara Paolini

SENIGALLIA – La parlamentare Beatrice Brignone si è rivolta al presidente del Consiglio Gentiloni, al ministro del lavoro e delle politiche sociali Poletti e al ministro della salute Lorenzin depositando un’interrogazione sul tema della disabilità. Facendo seguito all’appello delle due sorelle di Senigallia, Elena e Maria Chiara Paolini, che avevano chiamato in causa il premier proprio sul diritto all’assistenza dei disabili gravi, la deputata senigalliese del gruppo Sinistra Italiana-SEL-Possibile afferma di essere d’accordo con le due giovani su quanto dichiarato in merito al diritto all’assistenza personale e ha chiesto al capo del governo quali iniziative intende mettere in atto urgentemente fornire adeguate misure per l’autonomia dei disabili.

«In un paese civile non può essere limitata l’autonomia delle persone affette da disabilità – dichiara Brignone -. Lo Stato deve garantire loro assistenza e cura nel rispetto della Carta dei diritti ONU del 2009 e mettere in atto urgenti iniziative volte al miglioramento della qualità della vita, rendere loro la massima autonomia e continua assistenza domiciliare di cui necessitano, anche mediante un piano che possa garantire servizi omogenei in tutta Italia».

Al centro del dibattito c’è infatti la riduzione di 50 milioni di euro dei “fondi per le non autosufficienze per la disabilità grave”: quei soldi, contestavano le sorelle Paolini di Senigallia, non sono un mero contributo per accontentare i capricci delle persone disabili, ma sono risorse che assicurano una soddisfacente o quanto meno dignitosa qualità della vita.

«Con l’imminente Legge di Bilancio in Aula – conclude la deputata di Possibile, Beatrice Brignone – sarà mia cura fare quanto nelle mie possibilità per tutelare e garantire l’assistenza e la cura delle persone affette da disabilità e in particolare di chi necessita di assistenza domiciliare continuativa».

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