Senigallia

Fiume Misa, via al dragaggio del tratto finale dalla ferrovia alla foce

I lavori affidati al Consorzio di bonifica e finanziati dalla Regione Marche. Via fanghi e detriti che potrebbero ostacolare il deflusso dell'acqua, per ridurre il rischio esondazione in caso di piena

Il fiume Misa a Senigallia: anche nei primi mesi del 2020 persiste l'insabbiamento alla foce
Il fiume Misa a Senigallia e l'insabbiamento della foce

SENIGALLIA – Partiranno oggi, lunedì 14 dicembre, i lavori di escavo del tratto finale del fiume Misa. L’avvio era stato annunciato nei giorni scorsi da Claudio Netti, presidente del Consorzio di bonifica delle Marche.

I mezzi erano già in posizione e il cantiere era già stato delineato almeno una settimana fa. Poi, anche per il coincidente cantiere al ponte II Giugno a cui è stata data priorità, le ruspe non erano entrate in azione.

L’inizio dei lavori dunque sarà oggi, con il dragaggio della porzione di fiume Misa che va dalla ferrovia alla foce. Un intervento atteso da tempo perché permetterà di rimuovere grandi accumuli di sabbia, fanghi e detriti che la corrente del fiume porta a valle e che la potenza del mare poi rispedisce al mittente. 

Nei mesi scorsi più volte era tornato alla celebrità il famoso isolotto alla foce del fiume Misa. I sedimenti e detriti saranno rimossi grazie a macchine escavatrici che metteranno i materiali su dei camion per essere portati via subito. Entro fine gennaio dovrebbe essere tutto concluso.

Grazie ai lavori per il nuovo ponte II Giugno e per il dragaggio del fiume Misa, si potrà ridurre il rischio idrologico di esondazione in caso di piena; una maggiore garanzia per la città che ancora attende dopo decine di anni le vasche di espansione e altri interventi di messa in sicurezza del canale che l’attraversa.

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