Senigallia

Finale di Champions, parla Paolo Rossi

Il Campione del Mondo 1982 ci parla della finale in programma domani 3 giugno a Cardiff, in Inghilterra, fra Juventus e Real Madrid. Un anno fa la sua mostra allestita alla Rotonda a Mare di Senigallia aveva collezionato 5 mila visitatori in dieci giorni

Paolo Rossi

SENIGALLIA – Lui è uno di quelli che non ha bisogno di presentazioni. Un anno fa la sua mostra “Pablito” allestita alla Rotonda a Mare aveva fatto registrare 5 mila visitatori. Ad illustrarne i cimeli era stato proprio lui, il Campione del Mondo, oggi opinionista televisivo per Mediaset Premium durante le partite di Champions League. Paolo Rossi, per tutti “Pablito”, ha fatto sognare l’Italia con la maglia della Nazionale durante i Mondiali dell’82, quattro generazioni di italiani lo portano nel cuore. Lui il mondiale l’ha vinto ed ha vinto anche la classifica cannonieri. Quando parla delle magiche notti in Spagna, trapela un po’ di emozione, la stessa di quando nomina la Juve, squadra con cui ha giocato dal 1981 al 1985. Gli anni sono passati, i suoi capelli ricci si sono tinti di bianco ma Paolo Rossi è ancora in splendida forma e ti aspetti uno scatto da un momento all’altro, perché per chi come me quel mondiale lo ha vissuto, resterà sempre uno dei ragazzi dell’82. Quando parla di calcio è preparato, tecnico, difficile prenderlo in contropiede, proprio come in campo. Incontrarlo è sempre un piacere.

Domani si giocherà a Cardiff la finale di Champions League, secondo lei qual è la favorita?
«Secondo me la favorita non c’è. Quest’anno Juventus e il Real Madrid partono alla pari mentre due anni fa diciamo che in finale ci era arrivata ma con delle riserve e partiva un po’ sfavorita».

Che Juventus è quella che scenderà in campo domani contro il Real Madrid?
«La squadra è diversa, è cresciuta anche in ambito internazionale. Ha uomini di esperienza in ruoli importanti. È una squadra che ce la può fare. Le premesse per una vittoria ci sono, ma l’avversaria è il Real Madrid anche se in una partita secca può succedere di tutto».

Quali sono gli uomini delle due squadre che possono fare la differenza?
«Da Cristiano Ronaldo a Benzema, i top player del Real sono tanti, pensiamo anche a Bale. La Juventus risponde davanti con Dibala e Higuain, sono tutti giocatori che ti possono cambiare davvero la partita».

In panchina chi è il favorito, Zinedine Zidane o Massimiliano Allegri?
«Allegri mi sembra che abbia più esperienza anche se Zidane la Champions l’ha vinta. Allegri arriva carico, con un po’ di esperienza in più ed una gestione della squadra straordinaria. Con la Juventus ha fatto un grandissimo lavoro, non solo quest’anno, anche negli anni precedenti. Credo abbia qualcosa in più di Zidane».

Per l’allenatore della Juventus, vincere la Champions significherebbe anche rivincita verso i tifosi e verso chi lo aveva criticato…
«Penso che Allegri vada rivalutato, molti non ci credevano, ma ha dimostrato a tutti il suo valore».

Qualche giorno fa Roma si è fermata per l’addio al calcio di Francesco Totti..
«È finita la carriera di un grande campione, dispiace un po’ a tutti. Credo che avrebbe dovuto ambire a qualcosa di più, questo è un po’ il mio giudizio. Giocatori così devono avere l’ambizione di andare in grandi squadre, giocare e vincere tutto quello che si può vincere. Francesco ha fatto una scelta di cuore, perché è romano e innamorato della Roma, una squadra che per molti anni non ha dato a lui quello che lui ha dato a “lei”. Gli fa onore essere l’ultima bandiera».

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