Senigallia

Festino a base di marijuana, in nove finiscono in ospedale

A sei dei giovani, tutti maggiorenni, è stata diagnosticata un'intossicazione. Dopo avere trascorso alcune ore in osservazione, sono stati dimessi. La polizia indaga sulla provenienza della sostanza stupefacente

SENIGALLIA – Nove ragazzi sono finiti al Pronto Soccorso di Senigallia dopo avere ingerito dei biscotti a base di marijuana. A sei dei giovani è stato diagnosticato uno stato d’intossicazione ed i ragazzi sono stati trattenuti in osservazione per qualche ora.

Doveva essere una serata all’insegna del divertimento quella che avevano organizzato nove giovani del senigalliese, tutti maggiorenni, che, dopo avere cercato una ricetta su internet, hanno acquistato gli ingredienti per fare dei biscotti a base di marijuana.

I primi problemi sono arrivati a distanza di poco tempo dall’ingestione dei biscotti:  ad uno ad uno i ragazzi che li avevano mangiati, hanno cominciato a sentirsi molto male, con conati di vomito e malessere generale. Impauriti per eventuali complicanze, si sono subito recati al Pronto Soccorso dove sono arrivati i poliziotti che hanno raccolto le prime informazioni utili a ricostruire la vicenda, riuscendo anche a rintracciare altri biscotti preparati dai giovani che, sottoposti alle analisi scientifiche, hanno confermato il contenuto a base di marijuana e i biscotti sono stati sequestrati.

Sono in corso accertamenti da parte degli uomini del Commissariato. «Si ritiene doveroso mettere in rilievo l’estrema gravità  del comportamento dei giovani che avrebbe potuto determinare pericoli maggiori per la loro salute – spiega Maurizio Agostino Licari, vicequestore aggiunto – La cannabis presa per bocca si assorbe più lentamente che fumata e negli effetti può influire anche cosa si è mangiato prima. Chi mangiando cibo prodotto con la cannabis vorrebbe sentirsi rilassato e un po’ più «social», con biscotti e cioccolato, inizialmente non prova niente, e così pensa di non averne presa abbastanza, poi incrementa la quantità e si verifica l’intossicazione.  Come nel caso accaduto ai giovani, uno dei quali ne avrebbe mangiato addirittura sei biscotti».

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