Senigallia

L’estate a Marina di Montemarciano, tra alte aspettative e lavori in ritardo

Gli operatori balneari si attendono una stagione estiva a livelli pre covid ma puntano il dito contro le istituzioni: «Le opere andavano fatte prima, la gente non aspetta»

Il bar - ristorante Heidi a Marina di Montemarciano
Il bar - ristorante Heidi a Marina di Montemarciano

MONTEMARCIANO – Parlare di ottimismo non è semplice per gli operatori balneari di Marina. L’avvio anticipato della stagione estiva ha colpito molti in modo positivo e il movimento turistico è tornato ad animare i vari locali della costa di Montemarciano, ma rimangono i noti problemi infrastrutturali che sono ben lungi dall’essere risolti. I lavori sul lungomare, ancora in corso, sono una testimonianza di ciò.

Il caldo dei giorni scorsi ha permesso a stabilimenti e bar della riviera di tornare a vedere quel tanto atteso movimento che segna l’inizio dell’estate. Una mobilità forse incerta per metà maggio ma che poi la settimana successiva sì è decisamente animata.

«La stagione estiva è partita il 15 maggio – spiega Marco Mengucci, titolare del ristorante Heidi a Marina di Montemarciano – e abbiamo già avuto tanti contatti e prenotazioni. La gente vuole tornare al mare, nei locali, a spostarsi e viaggiare. E noi cerchiamo di farci trovare pronti. Il problema è che camminiamo a passo diverso dalle istituzioni».

Il riferimento è alle opere pubbliche che sono in ritardo. Il lungomare Buglioni è un cantiere, con l’asfaltatura ancora in corso; il ripascimento dell’arenile – quello provvisorio – sta avvenendo in queste giornate di fine maggio mentre dei lavori per contrastare la forte erosione costiera, che in questo tratto si manifesta particolarmente violenta ed evidente, ancora nemmeno l’ombra.

È una situazione a due facce, con le attività che procedono a passo spedito mentre le istituzioni – Regione e Comune – che hanno tempi più lunghi. «Hanno portato oggi (giovedì 26, ndr) la ghiaia per il ripascimento di questo tratto di spiaggia, l’asfaltatura del lungomare sta creando disagi – continua Mengucci – ma sono interventi che dovevano essere fatti prima. Anche la programmazione è partita in ritardo». Ma la clientela non aspetta: c’è voglia di viaggiare e di mare; se questa spiaggia non è pronta la gente va da altre parti, dove magari trova anche parcheggi e servizi. «Perché altrove si è riusciti a pianificare prima e meglio i lavori e la ripresa delle attività? Qui siamo in netto ritardo rispetto ad altre località».

Nonostante tutte queste problematiche, un po’ di ottimismo trova posto a sedere nel locale dei fratelli Mengucci, così come in quelli limitrofi: «Abbiamo risistemato la veranda che le mareggiate ci avevano danneggiato e altri interventi lì abbiamo fatti, sempre di tasca nostra. Lo facciamo perché ci crediamo, crediamo nell’attività, crediamo nel valore della località, anche se negli anni si son persi 50 metri di spiaggia. E crediamo che le persone vogliano tornare qui. Speriamo che sia una stagione a livello di quelle pre covid».

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