Senigallia

Escavo, vasche e passerella ciclopedonale: critiche sui lavori post alluvione a Senigallia

Margiotta e Romano (PD) contro il sindaco Olivetti: «Ha ammesso quanto noi sosteniamo da tempo, serve più trasparenza e coordinamento»

La passerella ciclopedonale a Senigallia
La passerella ciclopedonale a Senigallia

SENIGALLIA – Continua a far discutere l’avanzamento dei lavori per la messa in sicurezza del territorio devastato dalla piena del fiume Misa e del Nevola nel settembre 2022. Tra i temi su cui il Pd torna ad attaccare il centro destra e il sindaco Olivetti dopo alcune dichiarazioni a Radio Duomo Senigallia ci sono l’escavo del canale, le vasche di espansione e la passerella ciclopedonale che sta mitigando i disagi legati alla demolizione di ponte Garibaldi.

«Sui lavori di somma urgenza di pulizia dell’alveo del fiume – intervengono nel dibattito pubblico Giovanni Margiotta, segretario del circolo Pd Senigallia 3, e Dario Romano, capogruppo Pd in consiglio comunale – il sindaco si è lasciato andare in un commento circa i lavori di pulizia dell’alveo del fiume, di fatto contraddicendo ciò che fino ad ora la struttura commissariale e la destra locale volevano farci credere, dichiarando che, seppur gli interventi aumentano la sicurezza di alcune zone del nostro comune, “oggi noi abbiamo un fiume che è diventato un’autostrada (…) ma bisogna vedere come reagisce la parte del centro città perché quell’acqua arriva con una certa quantità anche sotto i ponti cittadini e quella sezione mi sa che non è cambiata rispetto a prima”». In sostanza il sindaco ha ammesso che quanto fatto finora potrebbe non aver risolto i problemi di Senigallia, anzi, semmai averli aumentati in alcune zone dove proprio la velocità e l’intensità della corrente fluviale potrebbe creare pericoli e disagi.

C’è poi la questione delle vasche di espansione, per le quali i lavori sono ancora fermi. Una sola area è al centro di un intervento di realizzazione, ma è bloccato da mesi e comunque dovrà vedere subito un ampliamento perché di fatto non sarebbe sufficiente a ridurre la piena in centro città. Così come non basterebbero le altre tre (due in fase di progettazione e una ancora in fase di studio) che si dovranno realizzare a monte di Senigallia. Su questo secondo aspetto i due esponenti dem spiegano che il sindaco «ha ribadito ciò che come Partito Democratico, insieme a tutta la nostra coalizione, diciamo da tempo: per mettere in sicurezza la nostra città servono delle grandi casse d’espansione a monte».

Il terzo fattore che ha portato al sindaco nuove critiche è relativo alla passerella ciclopedonale. «Per quanto riguarda invece il ponte del fiaton’ scopriamo che potrebbe essere rimosso anche in assenza del nuovo ponte Garibaldi, la cui progettazione tarda ad arrivare. Un aspetto preoccupante è che, nella somma urgenza, per l’installazione della passerella probabilmente non è stato valutato correttamente il posizionamento della stessa, poiché parte sottostante scende al di sotto degli argini in muratura entro i quali scorrerebbe il fiume in caso di piena. Quella che di fatto è una deroga alla sicurezza è stata giustificata dalla temporaneità della passerella che è destinata ad essere rimossa. Ma chi si assume la responsabilità del potenziale rischio?».Dichiarazioni che sollevano secondo il PD seri interrogativi riguardo alla gestione della sicurezza del centro storico in caso di alluvione. «La sua ammissione sulla situazione dell’alveo del fiume Misa e sulla passerella ciclopedonale evidenzia una mancanza di chiarezza e coordinamento nelle azioni intraprese per proteggere la città dalle inondazioni. È indispensabile un approccio trasparente e responsabile nella gestione di tali questioni, con un focus prioritario sulla sicurezza della popolazione. In questo contesto, è cruciale che il sindaco Olivetti e le istituzioni coinvolte agiscano con determinazione e trasparenza per garantire la protezione e il benessere della comunità» concludono Margiotta e Romano.

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