Senigallia

Elezioni Senigallia, Volpini già al lavoro: dialogare con mondo civico e 5 Stelle

Parte da Scapezzano il percorso del candidato del centrosinistra per le votazioni di maggio 2020. In primo piano la strategia per rafforzare il sostegno alla coalizione

Fabrizio Volpini
Fabrizio Volpini

SENIGALLIA – Parte da Scapezzano la candidatura di Fabrizio Volpini alle elezioni comunali 2020. Precisamente dal centro sociale della frazione di cui è originario, che in passato fu sede del Pci. «Ma io non rappresento solo un partito, sono l’esponente di una coalizione – esordisce – e spero nel prossimo futuro anche di ampie porzioni del tessuto cittadino».

La disponibilità di Volpini a candidarsi a sindaco era stata data nel corso dell’estate, quando erano stati avviati i primi ragionamenti del Partito Democratico sul nome da proporre all’interno del centrosinistra. Dopo una prima convergenza anche da parte di altre formazioni di maggioranza, il percorso si era poi incentrato sulla possibilità o meno di fare le primarie interne al Pd. «C’era una situazione di stallo» ripercorre Volpini, medico senigalliese e presidente della commissione regionale sulla sanità. L’ex assessore Gennaro Campanile ha infatti chiuso i rapporti con il Pd, mentre altri possibili nomi si sono poi tirati indietro. «E oggi si è arrivati a una sola candidatura all’interno della coalizione. Ma non basterà: dobbiamo allargare il consenso alle altre forze, penso a +Europa, così come alle forze civiche: sono loro le parti vive della città che possono dare il contributo necessario e soprattutto quella dinamicità che servirà a tutti noi».

«Viviamo un momento complicato, difficile – continua il candidato del centrosinistra nuovamente unito – come è il contesto politico attuale sia del paese che della regione. E’ anche particolare perché si arriva qui dopo dieci anni di giunta Mangialardi e altri dieci di giunta Angeloni: entrambe esperienze positive ma che vanno rilanciate con nuove energie e nuovi progetti. La città è cresciuta molto sotto il profilo turistico per esempio, o sotto quello dei servizi sociali, del welfare, della solidarietà».

Proprio come assessore ai servizi alla persona, sanità, politiche per l’integrazione ed edilizia residenziale pubblica Volpini ha lavorato per cinque anni (2010-2015) impegnandosi per migliorare la risposta che le istituzioni potevano dare in una crisi economica appena iniziata. «Ci siamo dati da fare come giunta e abbiamo lavorato assieme al mondo della cooperazione sociale e del volontariato, trovando nuove modalità per intervenire sulle fragilità».

Poi il passaggio in Regione come consigliere delegato alla sanità (delega poi rimessa al presidente Ceriscioli) e come presidente della commissione regionale. «Se avessi avuto un incarico esecutivo (l’assessorato, Ndr), avrei potuto fare molto di più e incidere proprio grazie alle mie conoscenze e competenze. Ma l’esperienza mi è stata molto utile perché sono cresciuto sotto il profilo amministrativo e sociale: grazie al mio ruolo ora ho una rete di contatti che può tornare utile alla città».

Il primo ostacolo è rappresentato dai consensi: per contrastare l’avanzata di alcune forze di centrodestra sarà necessario l’apporto di tutti. A partire da una rinnovata fiducia dei Giovani democratici, al momento non scontata, e di personalità come il presidente del Consiglio Dario Romano «con cui spero di poter collaborare». Per allargare la platea Volpini ha già avviato i contatti per una lista civica che avrà il suo nome ma che si affiderà a volti ed esperienze di alto profilo, senza escludere l’attuale consigliere del gruppo misto Riccardo Mandolini. Prove di dialogo ci saranno anche con il Movimento 5 Stelle, «che non ho mai demonizzato ma con cui mi sono confrontato, anche duramente, su temi specifici come i vaccini».

Nella speranza che la campagna elettorale sia incentrata sui programmi e non sugli insulti. «A chi ha iniziato questo percorso elettorale dicendo che sono indagato, rispondo che è vero: ero in giunta quando si è approvata una proroga per somma urgenza alla Uisp per la gestione della piscina Saline, subito dopo l’alluvione. Ma non credo che sia questo il modo migliore per iniziare. Confrontiamoci sui contenuti».

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