Senigallia

Elezioni a Senigallia, centrodestra diviso. Liverani (Fratelli d’Italia): compattarsi per vincere

L'esponente locale e nazionale di FdI sprona i possibili alleati: «Non rispondere agli appelli non è segno di maturità, così si consegna la città alla sinistra»

Marcello Liverani
Marcello Liverani

SENIGALLIA – «Il centrosinistra qui ha sempre vinto perché il centrodestra era diviso. Ma ora la musica è cambiata: abbiamo la possibilità di vincere, e di farlo in maniera netta se solo riusciamo a mettere da parte i personalismi». A parlare così è Marcello Liverani, membro dell’assemblea nazionale di Fratelli d’Italia, riferendosi alla situazione politica di Senigallia, a pochi mesi – circa sette – dalle elezioni del prossimo maggio.

«In passato qui ci sono stati troppi giochini politici, troppi candidati e qualcuno spacciato di destra quando non era nemmeno di centro e questo contesto ha allontanato gli elettori – spiega il politico, classe 1958. Oggi possiamo dire che c’è un partito forte, che è Fratelli d’Italia, e che si è organizzato bene anche a livello locale e che sta lavorando per un’alternativa seria al centrosinistra che ha governato per decenni Senigallia».

Proprio sulla questione alleanze, Liverani – nominato nell’assemblea nazionale FdI – fa pressing sui potenziali alleati. «Noi da tempo abbiamo messo le carte in tavola facendo appelli a tutti coloro che si riconoscono nel centrodestra e alle liste civiche». Alcuni appelli sono però caduti nel vuoto. «Per me non è segno di maturità. Se tutti noi facciamo un passo indietro allora si potrà costruire un progetto serio. Chi al tavolo porterà con sé veti e pacchetti predefiniti, permetterà al centrosinistra di vincere, non mi sembra sensato».

Se le carte sono sul tavolo, certamente non sono state rese pubbliche. E a pesare su questa scelta politica c’è ovviamente la situazione nazionale. Se le elezioni in Umbria (insieme ad altri movimenti futuri che per ora sono solo ipotesi) dovessero confermare la bontà del modello di centrodestra unito, allora lo scenario potrebbe ricompattarsi in maniera anche molto veloce, permettendo anche qui a Senigallia di giocarsela a pieno titolo, oltre che di puntare a palazzo Raffaello, alla Regione. Se invece il contesto umbro non dovesse dare ragione al centrodestra, ecco che allora i tavoli potrebbero saltare. «Io sono convinto che funzionerà, ma non solo lì – conclude Liverani – anche altrove. La gente è stanca dei giochini politici della sinistra, basti vedere come si sta comportando Renzi. E poi non è detto che questo governo duri davvero a lungo: già si parla di election day a maggio, quando oltre alle regionali e alle comunali ci sarà da votare anche per le politiche…»

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