Senigallia

Elezioni, il centrodestra di Senigallia punta su Molinelli. Lega non convinta

Fratelli d'Italia, Forza Italia e Unione Civica provano a chiudere il cerchio per il candidato unitario alle prossime comunali, ma il nome proposto non piace al carroccio: «Non ha esperienza politica né amministrativa». La Civica ancora in fase di riflessione

Paolo Molinelli nella foto di Davide Caporaletti
Paolo Molinelli nella foto di Davide Caporaletti

SENIGALLIA – Il centrodestra locale, dopo mesi di discussioni per presentarsi compatto alle elezioni comunali 2020, sta ancora cercando di chiudere il cerchio attorno a un candidato unitario. Dopo i nomi degli avvocati Massimo Olivetti, Riccardo Pizzi e Corrado Canafoglia – i primi due hanno ritirato la propria disponibilità, il terzo ha sempre negato un coinvolgimento – da tempo ormai si parla di Paolo Molinelli, ex comandante della Polizia stradale di Senigallia. 

Sembrerebbe questione di pochi giorni prima di arrivare a una ufficialità, che manca ancora e che rischia di far slittare il via alla campagna elettorale del centrodestra quando mancano meno di tre mesi al voto.

Proprio oggi, 24 giugno è arrivato dai vertici locali di Unione Civica, Fratelli d’Italia e Forza Italia un nuovo appello a velocizzare questa scelta convergendo su Molinelli: «Il centrodestra e le civiche alternative all’attuale sistema egemonico locale non possono più subire un immobilismo stagnante, mentre altri corrono cercando di ripresentarsi come finte novità. È il momento delle scelte. Tutto il centrodestra e civiche, uniti, devono fare un passo ufficiale e chiedere a Paolo Molinelli, uomo della società civile e persona rigorosa e affidabile, la disponibilità ad una candidatura unitaria. Una candidatura per la vittoria e per il cambiamento condivisa già dalle segreterie provinciali di Lega, Fratelli D’Italia e Forza Italia. 

«Entro questo fine settimana il cerchio dovrà essere chiuso – è l’ultimatum delle tre forze politiche senigalliesi – Diversamente Unione Civica, Fratelli d’Italia e Forza Italia, insieme a nomi di spessore di livello locale e anche di livello nazionale, ne trarranno le dovute conseguenze e presenteranno il loro progetto per la rinascita di Senigallia. 

Tra le forze civiche che inizialmente appoggiavano la coalizione di centrodestra c’è la lista La Civica, ma Riccardo Pizzi conferma che sulla questione elettorale sono in atto ancora diversi ragionamenti.

All’appello manca ancora la Lega di Senigallia. A tal proposito il coordinatore cittadino Sergio Taccheri conferma che ci sono parecchi dubbi sul dibattito intavolato. Innanzitutto la questione della collegialità delle scelte: «Se vogliamo parlare di coalizione, anche la Lega dev’essere interpellata per la scelta del nome del candidato – spiega – non può trovarsi una scelta fatta da altri. E non è vero che la segreteria provinciale ha detto di sì a Molinelli, è una falsità». Poi, entrando nel merito della proposta relativa al candidato a sindaco: «Non ho niente contro Molinelli come persona ma non l’ho appoggiato perché non ha alcuna esperienza politica o amministrativa. Se questo dato era stato sottolineato per dire di no a Riccardo Pizzi, non vedo perché oggi si debba dire di sì a Molinelli». La Lega di Senigallia sta da tempo lavorando a un nome che possa mettere tutti d’accordo ma al tempo stesso avere alle spalle quell’esperienza politica e amministrativa necessaria per governare una città come Senigallia. «Noi finora – conclude Taccheri – ci siamo attenuti all’accordo che prevedeva il nome di un candidato di Fratelli d’Italia alle regionali, e così è stato, ma un candidato alle comunali per Senigallia che fosse espressione della Lega: non per forza un leghista, può anche venire dalla società civile. E lo ha rimarcato oggi anche lo stesso Salvini: è quindi chiaro che gli ultimatum non fanno bene, con quelli non si va avanti».

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