Senigallia

Edilizia residenziale pubblica, altri 16 appartamenti consegnati alla Cesanella di Senigallia

Sedici alloggi sono stati consegnati questa mattina, lunedì 22 gennaio, agli assegnatari del bando, ma altri sono in arrivo a Cesano, San Silvestro e Marzocca

Gli appartamenti di edilizia residenziale pubblica alla Cesanella di Senigallia
Gli appartamenti di edilizia residenziale pubblica alla Cesanella di Senigallia

SENIGALLIA – Altri 16 appartamenti di edilizia residenziale pubblica, realizzati alla Cesanella, sono stati consegnati agli assegnatari nella mattinata di lunedì 22 gennaio. L’intervento, ancora non completo perché mancante di altri 6 alloggi per i quali sono in corso le verifiche dei requisiti, è la seconda fase di quello dello scorso 26 settembre quando, negli appartamenti di via Guercino erano entrate le prime famiglie: oggi, infatti, sono state consegnate le chiavi di altre 16 case, questa volta nella forma di edilizia residenziale pubblica (Erp) agevolata.

Gli alloggi di via Perugino (l’altra volta erano stati consegnati gli appartamenti nell’altra palazzina che si affaccia su via Guercino) erano in realtà stati promessi per ottobre scorso: alcuni problemi hanno costretto al rinvio della consegna ma si tratta di poco tempo se si pensa che il cantiere era stato avviato dal Comune di Senigallia e dall’Erap (Ente Regionale per l’Abitazione Pubblica) di Ancona più di dieci anni fa.

Gli appartamenti, con superfici comprese tra i 45 e i 90 metri quadrati, ospiteranno 48 persone che dal 1° marzo potranno iniziare le operazioni di trasloco nelle loro nuove abitazioni: si tratta di due famiglie composte da una persona, quattro da 2 persone, tre da 3 persone, sei da 4 persone e una da 5 persone. Ma con lo stesso bando (l’ordine è stabilito dalla graduatoria pubblicata lo scorso 17 giugno e valida fino al 18 giugno 2020) troveranno finalmente un alloggio definitivo anche gli assegnatari dei prossimi sei appartamenti della stessa palazzina e quelli delle 20 case in via di ultimazione al Cesano, in via Strada Settima.

«Si tratta di una risposta importante – ha commentato il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi – alla necessità di residenza in città per la quale oggi mettiamo un altro tassello di quel grande progetto iniziato anni fa con la collaborazione concreta dell’Erap. Oggi possiamo parlare di orgoglio, perché siamo una delle realtà più dinamiche nel panorama non solo regionale per quanto riguarda l’edilizia residenziale pubblica». Oltre a questi 16 appartamenti, infatti, sono in fase conclusiva anche i lavori al Cesano per altri 20 alloggi, a San Silvestro per altri 8 appartamenti realizzati nella ex scuola, a Marzocca per altre 18 unità abitative che saranno presto disponibili. «Spero che il grande lavoro fatto finora insieme possa proseguire – ha concluso il primo cittadino – e portare avanti il progetto degli Orti del Vescovo, dove altre sistemazioni di Erp sono previste in centro storico».

Tra le novità di questa assegnazione vi è il criterio che premia chi è residente a Senigallia da dieci anni: queste persone hanno infatti acquisito un punteggio più alto, in base alla proposta dell’assessore al welfare Carlo Girolametti condivisa poi dalla giunta. «Abbiamo voluto premiare con l’attribuzione del massimo punteggio coloro che risultano residenti a Senigallia da oltre dieci anni, cioè quanti hanno un proprio progetto di vita nella nostra città. Mi piace inoltre sottolineare anche le diverse tipologie di intervento che abbiamo messo in campo, le quali comprendono l’edilizia agevolata, quella sovvenzionata, ma anche quella con patto di futura vendita: formule che ci consentono di dare risposte a varie fasce di reddito».

«Senigallia è un piccolo grande laboratorio – ha spiegato il dirigente responsabile del presidio Erap di Ancona Maurizio Urbinati – per le politiche di edilizia residenziale pubblica, grazie anche a progetti che sono stati riconosciuti come best practices e sono stati insigniti di prestigiosi riconoscimenti. Progetti in cui, come nel caso del quartiere Villa Aosta, la riqualificazione edilizia ha coinciso con la riqualificazione sociale e anche architettonica».

Un ultimo aspetto da sottolineare è che i vari interventi per alloggi popolari, di edilizia sovvenzionata, agevolata, a canone concordato (ridotto ulteriormente del 20%) e con patto di futura vendita, sono stati distribuiti nel territorio comunale, in modo da evitare anche possibili situazioni come la ghettizzazione e favorire così l’inclusione sociale e l’integrazione.

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