Senigallia

Droga, la polizia arresta tre pakistani a Senigallia

Quaranta grammi di hashish sono stati sequestrati addosso ad uno degli arrestati. Nella casa di un connazionale gli agenti hanno rinvenuto altri 40 grammi di eroina purissima: tutti e tre saranno espulsi

La droga sequestrata dai Carabinieri di Senigallia
La droga sequestrata dai Carabinieri di Senigallia

SENIGALLIA – Sono tre gli arresti messi a segno dalla polizia mercoledì pomeriggio, 6 novembre, nel parterre della Rocca Roveresca, luogo da tempo attenzionato dalle forze dell’ordine per questioni di droga: si tratta di tre pakistani, due sono ospiti di comunità per richiedenti asilo.

Ad attirare l’attenzione dei poliziotti, i passaggi di due uomini nei giardini del monumento ed il successivo raggiungimento di un’area del lungomare Alighieri dove entrambi prendevano contatti con i clienti. A.W. di anni 30 , e M.K. di anni 20, sono stati seguiti e fermati all’uscita di un’abitazione: uno dei due era in possesso di 40 grammi di hashish.

Alla luce del rinvenimento della droga, gli agenti hanno proceduto ad un controllo anche nell’abitazione da cui erano usciti, dove hanno trovato T.H., connazionale 26enne, che si è mostrato nervoso alla vista dei poliziotti. Nell’abitazione gli agenti hanno rinvenuto 40 grammi di eroina purissima. Inoltre, il giovane è stato trovato in possesso di alcune centinaia di euro ritenute provento dell’attività di spaccio, che sono state sottoposte a sequestro.

Grazie ai numerosi accertamenti effettuati dagli uomini del Commissariato, i tre pakistani sono stati dichiarati in stato di arresto e posti a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Nella giornata odierna il Giudice del Tribunale di Ancona l’arresto è stato convalidato e, stante la gravità delle condotte messe in luce dagli agenti, è stata emessa anche un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari per detenzione e spaccio di droga. Nel frattempo, sono state avviate le procedure per l’espulsione dal territorio dello Stato di tutti e tre i soggetti, due dei quali erano ospiti di comunità per richiedenti asilo.

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