Senigallia

Donati all’ospedale di Arcevia sei nuovi condizionatori grazie all’ANC

Gratitudine è stata espressa dal sindaco Bomprezzi per la donazione che migliora le condizioni del presidio cittadino e dal presidente Badiali per i servizi resi

La donazione da parte dell'Associazione Nazionale Carabinieri (ANC) all'ospedale di Arcevia
La donazione da parte dell'Associazione Nazionale Carabinieri (ANC) all'ospedale di Arcevia

ARCEVIA – Sei nuovi condizionatori d’aria sono stati donati all’ospedale di Arcevia da parte della sezione cittadina dell’Associazione Nazionale Carabinieri (Anc). La donazione, di oltre 2mila euro, permetterà di climatizzare sei locali della struttura sanitaria di via Marconi.

I sei condizionatori inverter a pompa di calore, ciascuno dotato di telecomando e in grado di gestire una superficie di venticinque metri quadri, sono stati installati in quattro stanze riservate alla degenza degli assistiti e in altri due locali dedicati alle visite pediatriche e all’attività del personale infermieristico.

Gratitudine è stata espressa dal presidente dell’ANC di Arcevia Nazzareno Badiali a tutti i soci e ai simpatizzanti, ai circa quaranta arceviesi non soci – in particolare Elia Montalbini e le famiglie Galtelli e Lametti – che hanno permesso di realizzare questo significativo intervento. Così come al segretario ANC Fabio Giovagnoli, che già nel 2016 si era speso per la donazione allo stesso ospedale di un elettrocardiografo.

Infine un ringraziamento è andato all’ingegner Francesco Merloni, presidente onorario di Ariston Thermo, che ha fornito un determinante contributo personale per la realizzazione del progetto a supporto del settore sanitario e socio-assistenziale.

L'ospedale di Arcevia
L’ospedale di Arcevia

Dal canto suo, il sindaco di Arcevia Andrea Bomprezzi ha ringraziato la locale sezione ANC per l’ennesimo atto a favore dell’ospedale cittadino in grado di migliorare la permanenza agli assistiti. Una struttura che negli anni si è contraddistinta per la qualità dei servizi sociosanitari resi alla città e che deve quindi essere tutelato da qualsiasi disegno di smantellamento possa mai essere ideato.

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