Senigallia

Disabile costretto a rinunciare al volo e dormire in aeroporto, chiesto risarcimento

Con il giovane marchigiano, originario di Chiaravalle, sono rimasti a terra anche la compagna e un minorenne. Dell'episodio sono stati informati anche il sindaco di Palermo Orlando e il presidente della Regione Sicilia Musumeci: «Profondamente umiliati»

SENIGALLIA – All’aeroporto prima gli viene negata la possibilità di imbarcare la batteria della sua sedia a rotelle, poi di imbarcarsi per il volo di ritorno verso casa, nonostante fosse la stessa compagnia aerea con cui aveva volato – senza problemi – all’andata. È la vicenda occorsa a Michael Baioni Bechtol, disabile paraplegico originario di Chiaravalle che, con la sua compagna di Serra de’ Conti e il figlio minorenne, aveva prenotato un volo (andata e ritorno) sulla tratta Ancona – Palermo.

Durante l’imbarco all’aeroporto di Ancona, per il volo di andata, non ci sono stati problemi: Baioni, la compagna con il figlio e alcuni amici della coppia si sono imbarcati senza che fossero poste limitazioni. I disagi si sono verificati invece l’8 giugno scorso, al momento dell’imbarco per tornare ad Ancona. Al check-in dello scalo palermitano, infatti, la stessa compagnia aerea ha prima richiesto la certificazione su voltaggio e potenza della batteria e poi, in mancanza di dati certi, ha preferito negare la possibilità di portarla a bordo.

Assiduo viaggiatore, Michael Baioni era consapevole che alcune compagnie applicano misure più restrittive per motivi di sicurezza: si è quindi recato al presidio Carabinieri presso l’aeroporto per lasciare in custodia la batteria e farla ritirare in un secondo momento, nonostante la cosa comporti comunque disagi e perdita di autonomia. Una volta tornato al check-in, però, l’amara sorpresa: gli è stato risposto dal responsabile di volo della compagnia aerea che nel frattempo l’imbarco era stato chiuso.

Michael Baioni Bechtol ha raccontato la sua disavventura
Michael Baioni Bechtol ha raccontato la sua disavventura

A nulla sono valse le richieste di essere imbarcato e di raggiungere gli amici che avevano fatto il check-in solo pochi minuti prima, così come a niente è servito spiegare che la stessa procedura ha allungato i tempi, che ad Ancona non c’erano stati problemi né che il volo fosse in ritardo: Michael, la sua compagna e il figlio minorenne sono stati costretti a rimanere a terra e a passare la notte in aeroporto.

Anche qui però non sono mancati i disagi, per una situazione difficile di per sé e ancora di più quando c’è una disabilità che complica le cose. «Abbiamo dovuto cercare un altro volo per il mattino seguente, con destinazione Roma, e nel frattempo arrangiarci, senza ricevere la minima assistenza», ha dichiarato amareggiato il giovane marchigiano che vive tra Serra de’ Conti e Senigallia.

Michael Baioni Bechtol con la compagna (a destra) assieme agli avvocati Elisa Pellegrini (sinistra) e Corrado Canafoglia (centro) dell'Unione Nazionale Consumatori
Michael Baioni Bechtol con la compagna (a destra) assieme agli avvocati Elisa Pellegrini (sinistra) e Corrado Canafoglia (centro) dell’Unione Nazionale Consumatori

Appena tornato a casa, ha contattato l’Unione nazionale consumatori: assistito dagli avvocati Corrado Canafoglia ed Elisa Pellegrini, referenti Unc per le Marche, è stato presentato un formale reclamo contro la compagnia aerea per ottenere un risarcimento; successivamente sono state informate l’Enac e la società di gestione dell’aeroporto di Palermo perché vengano effettuati degli accertamenti nei confronti della compagnia aerea per i due atteggiamenti diametralmente opposti tenuti all’andata e al ritorno.

«Vogliamo che simili e gravi episodi, profondamente umilianti, non si ripetano più – spiega l’avvocato Canafoglia – e che venga definita una legge nazionale chiara per evitare che alcune categorie vengano discriminate». Della vicenda sono stati informati anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci.

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