Senigallia

Diritti civili e assistenza personale ai disabili: seconda giornata di mobilitazione a Senigallia

Manifestazione per ottenere dalle istituzioni risposte concrete sull'assistenza alle persone disabili, spesso costrette a rinunciare a fare molte azioni quotidiane perché senza risorse per pagare chi si prende cura di loro

Manifestazione a Senigallia sui diritti civili e sull’assistenza alle persone disabili
Manifestazione a Senigallia sui diritti civili e sull’assistenza alle persone disabili

SENIGALLIA – Svolta la seconda giornata di manifestazioni a Senigallia sui diritti civili e sull’assistenza personale delle persone disabili. Una battaglia di civiltà che coinvolge tantissime persone, non solo nella spiaggia di velluto: tante radunate assieme, sabato 4 novembre, sotto il titolo dell’iniziativa “Liberi di Fare” e accumunate dal desiderio di essere veramente liberi nelle molteplici azioni quotidiane a cui spesso si è costretti a rinunciare se non viene garantita un’adeguata assistenza personale.

«Il nostro intento – ha affermato Elena Paolini, 22enne senigalliese che insieme alla sorella Maria Chiara e ad altre persone ha organizzato l’evento tra Foro annonario e piazza Saffi – è duplice: vogliamo innanzitutto informare e sensibilizzare sul tema della disabilità le persone e i nostri stessi concittadini: molti di loro non sono consapevoli dei vari e veri problemi che hanno le persone disabili, soprattutto quando l’assistenza personale è scarsa o insufficiente. E in secondo luogo vorremmo delle risposte concrete dalle istituzioni, perché garantiscano il diritto all’assistenza personale per chi ne ha bisogno, diritto che al momento non è garantito, o non è garantito in modo sufficiente: il problema non sono propriamente i tagli alle risorse, ma proprio una mancata o scarsa allocazione dei fondi».

Striscioni, cartelli, musica, palloncini e un corteo per segnalare alle istituzioni, partendo da quelle locali, che serve sempre più attenzione sulla questione dell’assistenza ai disabili.

Elena e Maria Chiara Paolini
Elena e Maria Chiara Paolini

«Per farlo serve che l’informazione esca al di fuori dei circoli della disabilità – continua Elena – vogliamo informare l’opinione pubblica dell’ingiustizia che sta avendo luogo da decenni in un paese che si dice civile, perché è una questione di diritti civili a cui ad oggi non viene data importanza».
Chi non è direttamente interessato dal problema, infatti, sa poco o nulla del fatto che spesso non viene fornito il giusto supporto a chi ha bisogno di assistenza. Il giusto supporto significa dare a ognuno ciò che gli spetta in base a un’analisi dei bisogni, come avviene in altri paesi europei.
«Noi manifestiamo perché vogliamo mantenere i riflettori accesi sulla questione. E possiamo farlo solo con l’appoggio di chi non vive in prima persona il problema. Perché, come sempre quando si tratta di battaglie per i diritti civili e umani, è necessario che partecipi attivamente anche chi non è direttamente interessato dal problema».

Per farlo c’è ancora un giorno: la manifestazione continuerà infatti domenica 5 novembre, dalle ore 15, con ritrovo in piazza Saffi a Senigallia.

 

Foto di Simone Tranquilli, per gentile concessione di “Comitato Possibile Massimo Max Fanelli Senigallia

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